diPino Forconi
Oh, che bel castello, Marcondino…!
Eccoci di nuovo a raccontare la storia di un altro affascinante maniero italiano. Questa volta ci troviamo in Abruzzo, nella città di Vasto, dove sorge il Castello Caldoresco. La sua costruzione risale al 1439 e fu voluta da Giacomo Caldora, già marchese di Vasto.
L’opera venne realizzata da Mariano di Jacopo detto il Taccola, sopra le fondamenta di una preesistente struttura di carattere militare, riconducibile all’architettura svevo-angioina, risalente con ogni probabilità ai secoli XIV-XV.
Nel 1464 il castello fu al centro di un lungo assedio: per oltre tre mesi, le truppe di Ferdinando I d’Aragona, re di Napoli, circondarono la fortezza per spodestare il marchese Antonio Caldora, figlio di Giacomo. Le motivazioni? Questioni politiche, rivalità tra famiglie nobili, magari qualche ripicca. Scaramucce da blasonati.
In seguito all’assedio, il castello subì ulteriori devastazioni, questa volta ad opera del popolo di Vasto, che forse lo vedeva come un simbolo di potere ormai sgradito. Chissà!
Nel 1497 entrò in scena la potente famiglia d’Avalos. Enrico III d’Avalos, condottiero e figura influente alla corte aragonese, modificò la struttura, rendendola più imponente e difensiva con l’aggiunta di quattro bastioni a pianta circolare. Queste torri angolari conferirono al castello l’aspetto di una vera e propria fortezza militare.
Il castello fu restaurato nel 1566, a seguito di danni causati da una spedizione militare. Nel 1605, la fortezza fu adibita a tribunale e carcere, ospitando numerosi processi e detenuti per oltre due secoli.
Un altro importante intervento avvenne nel 1701, quando Cesare Michelangelo d’Avalos lo fece ristrutturare conferendogli l’aspetto che ancora oggi possiamo ammirare: eleganza e rigore, armonia tra bellezza rinascimentale e funzione difensiva.
Negli anni ’80 il Castello Caldoresco è stato celebrato anche dalla filatelia italiana: è stato infatti raffigurato in un francobollo da 1.400 lire, parte della serie “Castelli d’Italia”. Un piccolo onore filatelico per un grande testimone della storia abruzzese.
Oggi il castello domina il panorama della città vecchia di Vasto e, pur essendo proprietà privata, continua ad attirare visitatori e studiosi affascinati dal suo passato glorioso.
