Il vescovo Robert Barron, fondatore del ministero mediatico cattolico Word on Fire, ha lanciato un allarme sulla crescente diffusione di video falsi creati con l’intelligenza artificiale che lo ritraggono in situazioni inesistenti e circolano sui social media. La notizia è stata riportata da CNA.
“Questi video online generati dall’intelligenza artificiale, che pretendono di essere miei ma che in realtà non lo sono, rappresentano un problema sempre più difficile da gestire”, ha dichiarato il presule in un messaggio pubblicato mercoledì sui suoi canali ufficiali.
Il vescovo ha raccontato un episodio in cui una donna gli aveva riferito di essere rimasta turbata da un presunto alterco in un ristorante di Chicago, che in realtà era un video falso. “Non sono stato in un ristorante a Chicago da circa cinque anni. Era uno di quei video sciocchi generati dall’IA”, ha spiegato.
Barron ha ricordato un altro caso in cui si sosteneva che fosse stato convocato a Roma da Papa Leo XIV per “discussioni di alto livello”. Il vescovo ha chiarito: “Ho incontrato Papa Leo una sola volta, qualche settimana fa a Roma, e l’abbiamo condiviso sui nostri social media. Gli ho stretto la mano e mi ha sorriso. Non sono stato convocato per discussioni di alto livello.”
Il vescovo ha sottolineato come questi video non siano innocui: “Si tratta di truffatori che guadagnano da questi contenuti monetizzandoli con la pubblicità… Non è divertimento innocuo: danneggiano la mia reputazione e truffano chi ci crede.”
Barron ha invitato i fedeli a non farsi ingannare e a consultare solo il suo sito ufficiale, il canale YouTube e gli account social per contenuti autentici.
Sul tema dell’uso etico dell’intelligenza artificiale, Papa Leo XIV ha espresso preoccupazione fin dall’inizio del pontificato, sottolineando il 7 giugno l’“urgente necessità di una seria riflessione e di un dibattito costante sulla dimensione etica dell’IA e sulla sua governance responsabile”.
