Al Marconi sessione sul riacquisto della cittadinanza italiana

di Redazione

Martedì 26 agosto, la sala principale del Club Marconi ha accolto un numeroso pubblico per un incontro di fondamentale importanza per la comunità italiana in Australia: la presentazione delle nuove disposizioni sul riacquisto della cittadinanza italiana, promossa dal Consolato Generale d’Italia a Sydney. 

A guidare l’incontro, il Console Generale Gianluca Rubagotti, accompagnato dalla dottoressa Daniela Raoli, responsabile delle pratiche consolari in materia di cittadinanza.

La serata si è aperta con il saluto di Maurizio Pagnin, a nome del CEO Matthew Biviano e del comitato direttivo del Club Marconi, ha sottolineato il valore dell’iniziativa: “Vi ringraziamo per essere intervenuti in così gran numero. Siamo orgogliosi di avere qui con noi il Console Generale Rubagotti, che ha scelto di partecipare personalmente, dimostrando ancora una volta la sua vicinanza alla nostra comunità italiana in Australia”.

Il Console Rubagotti ha spiegato come il riacquisto della cittadinanza italiana rappresenti una svolta per migliaia di ex cittadini italiani residenti in Australia. 

Molti di loro, emigrati tra gli anni ’50 e ’80, persero la cittadinanza in seguito alla naturalizzazione australiana, in un’epoca in cui la legge italiana non prevedeva la doppia cittadinanza.

“Dal 1992 ha ricordato il Console, con l’introduzione della doppia cittadinanza era già stata data una possibilità di riacquisto, rimasta però in vigore solo fino al 1996. Molti non ne approfittarono e per decenni hanno chiesto una nuova apertura. Oggi, grazie alla riforma del 2024, questo diritto è finalmente riconosciuto e reso praticabile anche dall’estero”.

La finestra temporale concessa dal governo italiano non è illimitata: la procedura resterà attiva fino al 31 dicembre 2027, offrendo quindi due anni e mezzo di tempo per presentare la domanda. La dottoressa Raoli ha chiarito con precisione i requisiti: può fare richiesta chi è nato in Italia o chi vi ha risieduto almeno due anni consecutivi e che ha perso la cittadinanza prima del 15 agosto 1992 a seguito di naturalizzazione straniera. 

Anche i figli minorenni di cittadini naturalizzati, che persero automaticamente la cittadinanza insieme ai genitori, rientrano nei casi previsti. La procedura si svolgerà direttamente presso il Consolato Generale di Sydney. Una volta completata la domanda e firmato l’atto di accertamento, il richiedente tornerà ad essere cittadino italiano dal giorno successivo alla firma. Il rilascio del passaporto potrà invece avvenire in un secondo momento, senza scadenze immediate.

Sono necessari pochi
documenti, tra cui:

•certificato di nascita rilasciato dal Comune italiano di origine,

•certificato di naturalizzazione australiana (o di altro Paese),

•passaporto attuale,

•prova di residenza nel New South Wales,

•pagamento del contributo consolare (250 euro equivalenti in dollari australiani).

Il Consolato ha predisposto anche una modalità preliminare via email: i richiedenti possono inviare copia dei documenti per una prima verifica, così da ridurre i tempi al momento dell’appuntamento ufficiale. Uno dei punti più rilevanti ribaditi dal Console Rubagotti riguarda i limiti della riforma: il riacquisto riguarda solo la persona che lo richiede.

 Non è prevista la trasmissione automatica ai figli o ai nipoti nati prima del riacquisto. “È fondamentale essere consapevoli di questo aspetto – ha sottolineato – per evitare fraintendimenti e false aspettative”. 

Durante l’incontro, numerosi partecipanti hanno posto domande specifiche sui loro casi personali. 

Il Console Rubagotti e la dottoressa Raoli hanno risposto con chiarezza, dissipando dubbi sulla compatibilità con la cittadinanza australiana (che non viene persa) e sulle modalità di presentazione della documentazione.

L’iniziativa ha avuto un forte impatto simbolico oltre che pratico. La presenza diretta del Console Rubagotti è stata accolta con un lungo applauso. Il fatto che abbia scelto di venire di persona al Club Marconi, conferma la sua attenzione verso i bisogni concreti degli italiani in Australia e il valore della nostra comunità.  

Il Club Marconi, storico punto di riferimento per gli italiani di Sydney, si è confermato ancora una volta come spazio di aggregazione, cultura e servizi, ospitando un evento che tocca da vicino la vita di migliaia di famiglie.

Con la chiusura dell’incontro, il messaggio rivolto ai presenti è stato chiaro: chi possiede i requisiti ha ora una nuova opportunità storica per tornare a far parte, a pieno titolo, della comunità dei cittadini italiani. 

“Dal giorno successivo alla firma sarete di nuovo italiani – ha ricordato Rubagotti – e questo non è soltanto un diritto, ma anche un legame con la vostra storia e le vostre radici”. 

L’invito del Consolato è a non attendere l’ultimo momento, ma a informarsi per tempo e avviare la procedura. Un passo che, per molti, significa ricucire definitivamente il filo con la propria identità italiana.