In Italia leggere resta un’abitudine poco diffusa, soprattutto tra i giovani. Come sottolinea Giuseppe Iannaccone, presidente del Centro per il libro e la lettura, il problema non è solo tecnologico o familiare, ma riguarda anche la scuola, che spesso fatica a trasmettere il piacere della lettura.
Secondo Iannaccone, è fondamentale rivedere i programmi scolastici e le modalità di insegnamento della lingua italiana e della letteratura: la lettura di poesie, racconti e romanzi deve diventare un’esperienza coinvolgente, emozionante e divertente, liberata dalle rigidità analitiche e dalle eccessive tecnicalità stilistiche. A 14 anni, serve incontrare storie che appassionano, non imparare a memoria figure retoriche.
Il presidente sottolinea anche l’importanza di una politica culturale attiva: incentivare librerie indipendenti, potenziare biblioteche e aumentare i fondi per l’editoria sono passi concreti per promuovere la lettura.
