A Sydney riflettori accesi su scienza, tecnologia e diplomazia spaziale
di Marco Testa
Lo scorso 29 settembre, presso l’International Convention Centre di Darling Harbour, l’Italia ha ufficialmente inaugurato il suo Padiglione nazionale al 76° International Astronautical Congress (IAC) 2025 di Sydney, consolidando ulteriormente la collaborazione spaziale con l’Australia.

L’evento, svoltosi presso la cornice moderna e suggestiva del congresso, ha visto la partecipazione di autorità governative, rappresentanti delle agenzie spaziali, leader industriali e media, tutti riuniti per celebrare il crescente partenariato italo-australiano nel settore spaziale.
A dare il benvenuto ai presenti è stata Simona Bernardini, Commissario per il Commercio dell’Italia in Australia, che ha sottolineato l’importanza strategica della collaborazione internazionale nel settore spaziale. “L’Italia è anche il terzo più grande contributore dell’Agenzia Spaziale Europea e firmatario fondamentale dell’Artemis Accord, che sottolinea il nostro forte impegno all’interazione internazionale”, ha dichiarato Bernardini. “Vorrei ringraziare i nostri distinti ospiti: Rebecca McPhee Deputy Secretary, Investment NSW, Roberto Rizzo, responsabile dell’Ambasciata d’Italia, Enrico Palermo, presidente dell’Agenzia Spaziale Australiana, Teodoro Valente, presidente dell’Agenzia Spaziale Italiana, Dan Lloyd, CEO dell’Associazione Industriale Spaziale d’Australia, Lisa Vitaris, direttore IAC 2025 Sydney, Stefano Beco, coordinatore aerospaziale AIAD, Gianluca Rubagotti, Console Generale d’Italia a Sydney, Marco Lazzarino, attaché scientifico dell’Ambasciata d’Italia, Marco Bertoli, attaché della Difesa, Andrea Tenconi, analista commerciale, Rebecca Walker, assistente analista commerciale di ITA Sydney, e i colleghi dei presidenti dei Ministeri. Siamo onorati dalla vostra presenza e grati per il vostro sostegno nel rafforzare la partnership tra Italia e Australia nel settore spaziale”.
Bernardini ha inoltre ricordato i risultati concreti della collaborazione bilaterale, citando in particolare il progetto SPIRIT, un nanosatellite realizzato grazie all’integrazione tra tecnologia italiana e know-how australiano. “La partnership tra Italia e Australia è stata rafforzata attraverso il Memorandum of Understanding firmato nel 2023 tra l’Agenzia Spaziale Italiana e l’Australian Space Agency, che ha stabilito un quadro di collaborazione a lungo termine. Questo ha già prodotto risultati tangibili, come la missione SPIRIT, dove tecnologia italiana ed esperienza australiana si sono incontrate in orbita. Guardiamo con fiducia ai prossimi progetti congiunti nell’osservazione della Terra, nelle tecnologie spaziali e nelle future missioni Artemis”, ha spiegato Bernardini, introducendo quindi Rebecca McPhee Deputy Secretary, Investment NSW.
McPhee, ha espresso l’orgoglio dello Stato ospitante per il suo ruolo di hub spaziale. “Sydney e il NSW sono orgogliosi di essere il cuore economico dell’Australia con la più alta concentrazione di aziende spaziali, istituzioni di ricerca e investitori del Paese”, ha affermato. “Qui troverete aziende che fabbricano satelliti e componenti di precisione, operano stazioni di terra e sviluppano analitiche avanzate per l’osservazione della Terra. Abbiamo anche imprese legali che definiscono le regole dello spazio, aziende medico-tecniche che applicano innovazione spaziale alla salute umana e architetti che progettano infrastrutture terrestri”.
McPhee ha poi invitato i partecipanti a vivere appieno l’esperienza culturale della città, ricordando che “la settimana dello spazio ci ricorda che lo spazio non è solo per scienziati, diplomati e governanti, ma anche per le persone e i bambini che immaginano il loro futuro”.
L’inaugurazione ha proseguito con l’intervento di Enrico Palermo, presidente dell’Agenzia Spaziale Australiana, che ha ripercorso le tappe della collaborazione italo-australiana. “Siamo lieti di aprire questa mostra dedicata all’Italia e orgogliosi di poter ospitare questa meravigliosa iniziativa a Sydney. L’anno scorso Milano ha ospitato una straordinaria edizione dello IAC e grazie alla collaborazione con ASI e gli organizzatori AIDA abbiamo potuto apprendere, prepararci e raggiungere ciò che stiamo vivendo qui oggi. Il primo satellite commissionato dall’Agenzia Spaziale Australiana, la missione SPIRIT, ha visto la partecipazione dell’ASI nella conduzione del payload X-ray del nostro primo satellite costruito. Questo satellite, lanciato nel dicembre 2023, è ancora in orbita e contribuisce alla scienza italiana”, ha sottolineato Palermo.
Anche il Presidente dell’Agenzia Spaziale Italiana, Teodoro Valente, ha portato il suo saluto sottolineando il ruolo dello spazio come strumento di pace e sviluppo. “Questi sono tempi difficili, ma siamo convinti che lo spazio sia uno strumento potente per generare benefici per tutti. Durante questa giornata, l’Agenzia Spaziale Italiana annuncerà connessioni e attività di cooperazione con colleghi internazionali, con l’obiettivo di consolidare partnership nella scienza spaziale, nella tecnologia e nella diplomazia spaziale. Vi invito a visitare il Padiglione e a scoprire le eccellenze italiane in questo campo”, ha dichiarato Valente.
Dan Lloyd, CEO dell’Associazione Spaziale Australiana, ha evidenziato l’importanza della cultura indigena nello sviluppo del Paese e nella comprensione dello spazio. “L’Australia è orgogliosa di avere 60.000 anni di storia indigena, la cultura più antica del mondo, e riconosciamo il popolo Gadigal, custode di questi territori, oceani e cieli. Questo evento dimostra come Italia e Australia condividano una lunga storia di migrazione, scambio e collaborazione. Oggi vedrete quanto la cultura e la scienza possano contribuire al futuro dell’umanità”, ha affermato Lloyd.
Il Charge d’Affaires dell’Ambasciata d’Italia, Roberto Rizzo, ha sottolineato il ruolo strategico dell’iniziativa dal punto di vista commerciale e diplomatico: “Sono molto felice di rappresentare l’Ambasciatore Paolo Crudele nella bellissima Sydney.
L’Italia, attraverso questa conferenza, presenta le sue soluzioni innovative e prodotti di alta tecnologia, rafforzando la collaborazione con l’Australia e contribuendo al raggiungimento degli obiettivi futuri condivisi. Questo Padiglione è uno strumento speciale per facilitare l’interazione tra ricercatori italiani e venditori australiani, promuovendo l’eccellenza italiana”.
Dopo i discorsi istituzionali, è seguito il tradizionale taglio del nastro, simbolo dell’apertura ufficiale del Padiglione Italiano, accolto con applausi dai partecipanti e con l’opportunità per i presenti di esplorare le numerose tecnologie e soluzioni esposte.
Marco Lazzarino, attaché scientifico presso l’Ambasciata d’Italia a Canberra, ha commentato così l’evento: “L’evento di oggi continua nella scia di una collaborazione tra Italia e Australia che cresce costantemente. Lo spazio è una delle frontiere principali per tecnologia, innovazione e scienza.
Il progetto SPIRIT dimostra come tecnologia spaziale, commercio e scienza possano integrarsi. Questa iniziativa rappresenta una continuità dei rapporti internazionali tra i nostri Paesi, unendo aziende e ricercatori italiani e australiani.
Alcune delle aziende portate qui dall’Italia hanno ora la possibilità di promuovere autonomamente le proprie tecnologie e capacità. È un positivo sviluppo per le collaborazioni scientifiche e industriali tra Italia e Australia”.
L’inaugurazione del Padiglione Italiano allo IAC 2025 Sydney non rappresenta solo un’occasione di visibilità per l’industria e la ricerca italiana, ma anche un momento di rafforzamento dei legami diplomatici, scientifici e culturali tra i due Paesi. La settimana congressuale offrirà ulteriori opportunità di networking e collaborazione, consolidando la presenza italiana nel panorama spaziale globale.
L’Italia conferma così il suo ruolo da protagonista nel settore spaziale internazionale, promuovendo eccellenza tecnologica, collaborazione scientifica e dialogo diplomatico, e rafforzando una partnership con l’Australia destinata a durare e crescere nei prossimi anni
