Cile – Medaglia d’oro per l’Italia al Velódromo Peñalolén di Santiago del Cile, dove si è svolta l’edizione 2025 dei Mondiali di ciclismo su pista. L’ha conquistata la squadra femminile di inseguimento, composta da Martina Fidanza, Federica Venturelli, Vittoria Guazzini, Martina Alzini e Chiara Consonni, che in finale ha sconfitto la Germania. Il tempo delle azzurre è stato di 4.09.569, quello delle tedesche 4.09.951.
“E’ stata un’emozione incredibile, forse lì per lì, quando ero in pista, non me la sono goduta appieno perché ero veramente a tutta, ci voleva, ci credevamo – ha spiegato Guazzini, 24 anni di Pontedera, oro olimpico a Parigi assieme a Consonni nella madison – volevamo tantissimo questo risultato e, da un certo punto della stagione in poi, ci siamo messe lì con i nostri tecnici: abbiamo deciso insieme i giorni in cui trovarci, nessuna si è mai tirata indietro, l’abbiamo fatto tutte con tanta volontà”.
Venturelli, 20 anni di Cremona, ha aggiunto che “non ero venuta con questa aspettativa ma dentro di me un po’ ci speravo, perché sapevo di avere accanto un gruppo fantastico di ragazze, tutte forti, che in un certo senso mi hanno trascinata verso la vittoria”.
Fidanza, 25 anni di Ponte San Pietro, ha confermato: “Abbiamo preparato tanto questa prova e ci tenevamo davvero tutte”. Secondo Alzini, 28 anni di Legnano, “c’erano tre squadre nettamente superiori alle altre e ottenere il miglior tempo in qualifica ci ha dato una grande mano per il primo turno e poi per la finale, chapeau alle nostre avversarie che hanno fatto una semifinale e una finale degne di nota fino all’ultimo decimo”.
Per Consonni la vittoria compensa la delusione dell’eliminazione. “Dopo le Olimpiadi aggiungere anche questo Mondiale è una bella soddisfazione – ha detto la 26enne ciclista di Ponte San Pietro, azzurra campionessa olimpica lo scorso anno a Parigi nella madison assieme a Guazzini – la pista è sicuramente il mio terreno preferito, anche se quest’anno ci siamo concentrate molto sulla strada. Sapevamo che in questi Mondiali potevamo fare bene, ci siamo preparate tanto insieme negli ultimi due mesi e il lavoro ha pagato”.
Ma è stato Elia Viviani che ha commosso l’Italia intera. L’azzurro era alla sua ultima gara prima del ritiro dall’attività agonistica ed è riuscito a conquistare l’oro che va ad aggiungersi alla sua già ricca collezione di trofei. Il 36enne di Isola della Scala ha vinto la “sua” gara, imponendosi nel finale: prima la volata contro l’olandese Yoeri Havik, poi quella conclusiva per portarsi a casa l’ennesimo oro, anticipando il neozelandese Campbell Stewart.
Un mantello bianco con la scritta ‘The last dance – Il Profeta’ stampato sulla schiena. Ha festeggiato così Elia Viviani sul podio di Santiago del Cile dopo l’oro nell’eliminazione conquistato alla sua ultima gara dopo 16 anni di carriera.
“Per la prima volta oggi mi sono scoperto clamorosamente nervoso, non mi era mai successo. Poi mi sono concentrato sulla gara. Devo ringraziare la federazione che mi ha permesso di venire comunque a questo mondiale.
Ho finito come avevo sognato. Non potevo pretendere di più da me stesso, quando riesci ad ottenere risultati e toccare con mano il livello che ho raggiunto è qualcosa di fenomenale.
Grazie a tutti e a tutto il mondo del ciclismo”, ha dichiarato il pistard azzurro con un velo di commozione.
