In Argentina si preparano i nuovi leader della comunità italiana. E noi?

L’interessante notizia si apprende su AISE, l’Agenzia Italiana di Stampa Estera, che a Buenos Aires, è possibile conseguire un diploma mirato a “giovani italo-argentini, fino a 35 anni, che partecipano o sono interessati a partecipare nelle diverse istituzioni della comunità italiana in Argentina e si propone di promuovere la loro partecipazione e di incentivare la creazione di progetti innovativi.”

L’offerta formativa è realizzata dal Centro Italo-Argentino di Studi Avanzati (CIAAE- Centro Italo Argentino de Altos Estudios) dell’Università di Buenos Aires diretto dal Dott. Claudio Zin, già Senatore della Repubblica Italiana dal 2013 al 2018 e Ministro della Salute nel Governatorato di Buenos Aires.

Il Centro Studi ha instaurato il corso  di “Diplomatura in Studi e Gestione delle istituzioni della collettività italiana in Argentina” che si svolgerà in modalità virtuale, attraverso la piattaforma messa a disposizione dalla Facoltà di Scienze Economiche dell’Università di Buenos Aires, per una durata complessiva di 5 mesi, da luglio a dicembre 2021.

Questa proposta accademica ha l’obiettivo di fornire ai partecipanti strumenti multidisciplinari che consentano loro di comprendere e affrontare in modo globale le principali sfide che la comunità italiana deve fronteggiare oggi.

Considerate le caratteristiche, la modalità e gli obiettivi della “diplomatura”, il numero dei partecipanti sarà limitato ad un totale di 64 studenti. Per la procedura di selezione si terrà conto di età, parità di genere, distribuzione geografica, cittadinanza, conoscenza della lingua italiana, partecipazione all’interno della comunità e delle motivazioni personali di ciascun candidato.

Mentre in altre parti del mondo si pensa discutere su malintesi interpretativi di norme burocratiche, in Argentina, si legge sempre su AISE, la qualifica specialistica per giovani italiani “è patrocinata dall’Ambasciata d’Italia in Argentina e ha il supporto delle rappresentanze consolari d’Italia in Argentina: Consolato Generale di Buenos Aires, Consolato Generale di Córdoba, Consolato Generale di Rosario, Consolato Generale di Mar del Plata, Consolato Generale di Bahía Blanca, Agenzia consolare di Morón e Agenzia consolare di Lomas de Zamora.”

Il CIAAE è stato fondato nel 2018 al fine di consolidare e rafforzare lo scambio linguistico e culturale tra le due repubbliche, oltre a ricercatori, scienziati e altri professionisti. 

Si fosse parlato di una struttura già esistente da mezzo secolo, la questione sarebbe stata diversa ma visto che il CIAAE è in piedi da soli due anni, viene spontaneo chiedersi il perché in Australia, gli obiettivi per i giovani italo-australiani sembrano lontani anni luce dalla formazione professionale o da qualsiasi altro impatto significativo. Le università continuano a tagliare l’insegnamento della lingua e della cultura italiana e nessuno sembra occuparsene.

Si preferisce mettere su una ciurma di ragazzi per qualche evento occasionale a sfondo culinario, oppure per l’incontro di cerimonia via Zoom con qualche diplomatico o politicante per dire quanto bravi sono stati a fronteggiare la pandemia. C’è da chiedersi, quando saremo capaci di realizzare un salto di qualità.

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