A Sydney 2000 la nascita dello squadrone azzurro di nuoto

Max Rosolino, a Sydney diede un forte slancio al movimento
Alle Olimpiadi di Sydney del 2000 oltre alle gesta del mitico Domenico Fioravanti e delle sue due medaglie d’oro, a brillare di luce propria, troviamo un altro ragazzo azzurro. 

Nella giornata inaugurale dei giochi olimpici, Massimiliano Rosolino conquista uno splendido argento nei 400 stile libero, la prima medaglia della spedizione italica in terra australiana. 

Ma l’Olimpiade del nuotatore Azzurro non finirà qui.  Dopo aver conquistato un bronzo nei 200 m stile libero dietro a due mostri Thorpe e van den Hoogenband, Rosolino compirà una vera e propria impresa nei 200 metri misti con una seconda parte di gara spaziale. 

Dopo aver tenuto botta nella prima parte, Rosolino nuoterà una rana di rara bellezza, per poi virale allo stile libero, passando da terzo a primo. 

Il cronometro dirà 1.58.98. Record Olimpico, medaglia d’oro, la terza per l’Italia del nuoto e la terza personale per un ragazzo che ha scritto un pezzo di storia del nuoto italiano. 

Max Rosolino, padre napoletano e madre australiana, ha tenuto incollato gli italiani davanti al televisore.

A quella generazione di nuotatori va dato il merito della forte crescita di tutto il movimento dello sport in piscina sia in campo maschile che femminile. 

 Se oggi abbiamo Ceccon, Martinenghi, Cerasuolo ed altri fenomeni ed in un recente passato Federica Pellegrini, lo dobbiamo anche a loro che con le loro gesta sportive hanno dato slancio al nuoto italiano.