L’Arcivescovo di Sydney, Mons. Anthony Fisher, ha rivolto un messaggio ai fedeli, in seguito ai recenti annunci sulla tabella di marcia per la riapertura dei luoghi di culto al pubblico.
“Carissimi in Cristo,
È stato annunciato che Sydney inizierà a riaprire una volta che il 70% della popolazione adulta avrà ricevuto due dosi di vaccino COVID-19 e si prefigura un ulteriore allentamento delle restrizioni una volta raggiunto l’80%. La tabella di marcia prevede che i luoghi di culto saranno inclusi in questa riapertura.
Nelle discussioni con il Governo del NSW e il Dipartimento della Sanità del NSW, mi sono unito ad altri leader religiosi nell’insistere sul fatto che il culto è un servizio essenziale, non una semplice attività ricreativa. Abbiamo spiegato che tutte le nostre fedi sono inclini a consentire a tutti coloro che si avvicinano alla preghiera di partecipare, che molti pastori e fedeli sarebbero a disagio nel dover limitare la partecipazione ai sacramenti soltanto a coloro che sono totalmente vaccinati e che ciò potrebbe rivelarsi molto divisivo.
Con l’arcivescovo anglicano Kanishka Raffel, insisterei sul fatto che “Gesù è il Signore di tutti e il suo vangelo è un vangelo per tutti. Un cartello “Vietato l’accesso” alla porta della chiesa è del tutto incoerente con il Vangelo predicato all’interno”. Razza, genere, etnia, età, istruzione, ricchezza o stato di salute (inclusa la vaccinazione) non devono essere punti di divisione all’interno della comunità cristiana o ostacoli alla comunione con Cristo Gesù.
Stiamo lavorando con un importante specialista di gestione del rischio legato alle malattie infettive per elaborare un piano che consenta la riapertura sicura delle chiese e il ritorno sicuro al culto per tutti. Un certo allentamento delle restrizioni sia all’esterno che al chiuso è all’orizzonte. Un numero maggiore di fedeli sarà consentito anche in occasione di matrimoni e funerali. E dovrebbero essere possibili anche altri sacramenti (ad es. Battesimo e Cresima) e attività pubbliche di culto.
Ci aspettiamo che il clero continui a essere autorizzato a fornire assistenza pastorale nelle case delle persone. I leader religiosi si sono impegnati a fare tutto il possibile per garantire che i luoghi e le attività di culto siano sicuri, per promuovere informazioni affidabili sulla vaccinazione e altre misure preventive e affinché le persone possano avvalersene. Ripeto la mia esortazione al clero a essere vaccinato per garantire che in futuro possa fornire assistenza pastorale in luoghi come chiese e scuole, ospedali e case di cura per anziani.
Molte persone nelle ultime settimane hanno comunicato il loro desiderio di un ritorno alla Messa, e so che il clero è desideroso di accogliere i fedeli. Continuerò a lavorare con altri leader religiosi per difendere le vostre istanze. Quando avremo qualcosa di più concreto, vi renderemo partecipi. Nel frattempo, per favore non siate troppo preoccupati e non traete conclusioni affrettate sulla base di quanto sentite dire nei media. C’è ancora molta strada da fare prima che il NSW raggiunga il 70% e poi l’80%.
Per favore, pregate per la Chiesa e le autorità civili, mentre lavoriamo insieme per avere le nostre parrocchie e comunità aperte e di nuovo funzionanti. Con gli altri vescovi e sacerdoti prego ogni giorno per voi.”
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