Non posso dire che non me l’aspettavo, ma ero fiducioso che l’aumento del prezzo della carta potesse essere contenuto nella ragione del 10%. Oggi è arrivata la mazzata: oltre il 30%.
Preceduta da una telefonata che si assicurava sulla mia salute, il manager di Spotpress ha inviato la lettera che spiega, in maniera molto semplice e onesta, la situazione odierna dell’editoria:
“Questi ultimi aumenti dei prezzi della carta rappresentano un duro colpo per l’industria della stampa e dell’editoria, che è in costante declino e deve ancora riprendersi dalla pandemia di COVID. Per Spotpress, questo significa che il nostro costo di acquisto della carta è ora quasi il doppio rispetto a 6-7 anni fa.
Nonostante il fatto che il nostro costo della carta sia aumentato nel 2021 in media di oltre
il 30% con ulteriori aumenti a gennaio, abbiamo mantenuto i nostri prezzi ai nostri clienti, per proteggerli durante la pandemia di COVID.
L’ultima cosa che vogliamo fare è che i nostri clienti rinuncino del tutto alla stampa come
mezzo non praticabile. Dopotutto, senza clienti, non esistiamo.
Purtroppo, non possiamo permetterci di stampare con questi prezzi della carta che continuano ad aumentare ogni singolo mese in un settore a margini estremamente bassi.
Spotpress continuerà ad assorbire ulteriormente i recenti aumenti dei costi fino alla fine di novembre. Dopo questo punto, aumenteremo tutti i prezzi esistenti per riflettere i nostri maggiori costi della carta. Questo sarà il primo aumento dei prezzi dal 2018.
Nelle discussioni con le cartiere, abbiamo un’indicazione che i prezzi della carta diminuiranno l’anno prossimo. Vogliamo sottolineare che queste misure sono temporanee e rivedremo i prezzi una volta che la pressione si sarà allentata. Come editori noi stessi, comprendiamo l’impatto che qualsiasi aumento di prezzo avrà sulla redditività della vostra attività e vorremmo assicurarvi che faremo tutto il possibile per mantenere i prezzi di stampa più bassi possibili”.
Mentre apprezzo l’onestà nel promettere che “i prezzi della carta diminuiranno l’anno prossimo” non ne sono particolarmente convinto. Quando qualcosa aumenta, non scende mai di prezzo. Inutile illudersi.
Da parte nostra, assorbiremo tutti gli aumenti, non aumenteremo il prezzo di vendita e nemmeno il costo della pubblicità. La diffusione del nostro settimanale è in continuo aumento. Il nostro distributore “WrapAway” ha confermato che i costi resteranno invariati e, per alleviare la mia preoccupazione, ha ribadito che “nessun periodico da noi distribuito negli ultimi 60 anni ha visto una diffusione così rapida come Allora!” e questo ci sprona a continuare nonostante le attuali difficoltà.
Allora! viene distribuito nelle edicole del NSW e ACT e spedito in abbonamento ovunque i lettori siano in Australia. Per il resto del mondo, gratuitamente potrete leggerlo online a: www.alloranews.com.
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