Calcio, Cultura e Comites

La comunità italiana in Australia ha tante sfaccettature: religiose, politiche, culturali. Ma si parla poco di sport, considerato che in Italia lo sport è una vera e propria fede che affonda le sue radici nella Roma antica.

Naturalmente, nei secoli, le attività sportive sono cresciute ed oggi, in Australia, piuttosto che al lancio del giavellotto o al pugilato o alla corsa, diamo maggiore importanza ad altri sport come ad esempio il cricket e il rugby.

Fanno eccezione alcuni casi ed uno di questi è, appunto, lo sviluppo di una scuola calcistica per giovani, iniziata da Ernesto Meduri che è uno dei candidati nella lista “NOI ITALIANI” per le prossime elezioni del Com.It.Es.

Ernesto, noto commerciante di articoli sportivi con il suo negozio sistemato presso il Forum, cuore del quartiere italiano di Leichhardt oggi ribattezzato Little Italy, è responsabile di avere creato, non solo un momento di aggregazione per ragazzi, ma anche un campetto di calcio dove tutti i giovani potevano allenarsi e praticare il loro sport preferito.

Ernesto Meduri si è iscritto nella lista “NOI ITALIANI” per portare avanti il suo progetto che è quello di dare la possibilità a tanti giovani di potere emergere praticando lo sport.

Come tutti sappiamo, il calcio non è solo un evento sportivo ma anche un motivo per incontrarsi e di aggregazione, l’occasione giusta per conoscere persone diverse con cui saper condividere e praticare un ideale, persone con cui s’interiorizza il rispetto delle regole comunitarie in una società civile.

Ernesto è molto appassionato e convinto degli effetti benefici dello sport sui giovani e la sua passione si spinge ben oltre al discorso imprenditoriale.

Una volta eletto nel Com.It.Es. potrebbe senz’altro presentare progetti con obiettivo significativo per l’età evolutiva di ciascun individuo, basato sulla piena consapevolezza di sé, delle proprie capacità e dei propri limiti. Tutto ciò per rispondere al criterio pedagogico dello sport in generale e alla crescita sana ed equilibrata di ogni ragazzo in particolare.

“In Italia il calcio si gioca anche nelle piazze – ha dichiarato Ernesto Meduri recentemente – in Australia invece ci è stato perfino proibito di giocare in una piazza; in questo caso ci si riferisce alla piazza del Forum per motivi tutt’altro che culturali.

Ora servono campi alternativi dove intrattenere questi ragazzi che già sono di numero cospicuo. Il mio impegno è di continuare a lottare affinché il progetto possa andare avanti.

Il Forum sarebbe stato il posto ideale perché è situato di fronte al centro culturale italiano e il calcio, specie a livelli giovanili, è veicolo di cultura su cui i più piccoli potrebbero salire con coraggio e determinazione.

Il progetto di Meduri, Dragon Goal al Forum, va ben oltre l’attività calcistica, esso era anche un motivo per rivalutare il Forum. Frequentando la piazza, i bambini con i loro accompagnatori, avevano ridato vita ad un ambiente italiano che era diventato un deserto.

“Era un progetto che funzionava – ha continuato Ernesto – abbiamo avuto anche la scuola della Juventus calcio qui a Sydney e tutti i weekend, da ottobre a febbraio, abbiamo intrattenuto centinaia di persone”.

L’idea di Ernesto Meduri è ovviamente di continuare il suo progetto, soprattutto nella stessa piazza al centro della collettività italiana di Sydney, al Forum, con il contorno di tutti questi palazzi e negozi e balconi che danno proprio l’impressione di una piazza italiana dove il calcio viene giocato nelle strade e nelle piazze dai ragazzini. Noi desideriamo portare la stessa atmosfera qui a Sydney.

Ernesto si è candidato per il Com.It.Es, con la stessa passione ed entusiasmo che ha messo nel suo progetto sportivo e che potrebbe espandersi in un futuro.

“Certe persone – ha concluso Ernesto – erroneamente pensano che io possa farlo per incrementare scopi personali, per incrementare il mio business. Ma posso assicurare che la mia passione mi impedisce di fare questo e vorrei proprio che questo progetto possa continuare soprattutto per il bene dei giovani della comunità.

Ovviamente, sarebbe anche un beneficio per la zona, infatti nel periodo in cui il calcetto del Dragon Ball funzionava, ha portato benessere e clienti alle attività di Norton Street. Ci sono state giornate in cui i ristoranti della zona si sono riempiti con persone che avevano partecipato alle nostre attività agonistiche”.

Be the first to comment

Leave a Reply

Your email address will not be published.


*