Gli Alpini di Sydney festeggiano il “Tesseramento”

Una bellissima giornata ha accolto domenica 20 Febbraio nel parco di East Hills la tradizionale festa Alpina del tesseramento. Negli ultimi due anni, purtroppo, per vari motivi legati alla pandemia Covid, non si è potuto organizzare eventi sociali e perciò l’occasione è stata accolta come la fine delle ostilità ed un ritorno alla normalità.

Quasi 100 persone, tra Alpini e familiari, si sono dati convegno in questo affascinante luogo sulla sponda del Georges River, nella regione sud-occidentale di Sydney.

E per un’occasione tanto importante, la parte culinaria è stata affidata allo chef Sandro Isabella, anch’esso Alpino, che non ha deluso l’aspettativa. 

Sandro ha preparato una Casereccia, naturalmente fatta artigianalmente “in casa” con un sugo alla napoletana rustico, seguita da una bella porchetta. Favolose le focacce preparate da Graziella, moglie dell’Alpino Antonio Madau.

Ospite della giornata, giunto appositamente dall’Italia per la festa, Dino, fratello dell’Alpino nostrano Franco De Zotti. Dino, da Vittorio Veneto e accompagnato dalla signora Vanda, nel 1966, ha fatto la tradizionale “naja” negli Alpini dell’ottavo Battaglione Gimona a Pontebba in Friuli. 

“È stato bellissimo ritrovarsi – ha dichiarato Franco De Zotti – e trascorrere una giornata ancora insieme dopo tutto questo tempo. Ci voleva qualcosa altrimenti ci dimenticavamo anche di essere Alpini. La giornata è di una bellezza incredibile: neanche per la scelta si trova una giornata del genere. Sembra che proprio i santi del cielo abbiamo organizzato questa giornata, considerato che fino a ieri sera parlavano di pioggia”.

Presente anche l’Alpino Franco Rossetti, che dopo aver lasciato la campagna dove gestiva un allevamento con oltre 700 mucche, ora più che mai è diventato cittadino.

“Il cambio tra campagna e città – ci ha confidato Franco – è stata una cosa molto buona. Ho lasciato la campagna perché il mio corpo non ce la faceva più considerata l’età. Allora mi sono detto: son tornato a Sydney e sono contentissimo di avere fatto questo passo. Un po’ mi dispiace aver lasciato la campagna, però alla fine son contento di essere tornato a Sydney e adesso non vedo l’ora di continuare e di frequentare queste feste degli Alpini che mi fanno in qualche modo ritornare giovane”.

Ha poi preso la parola il Presidente Giuseppe Querin, che dopo avere porto il benvenuto ai partecipanti ha continuato: “Oggi abbiamo una giornata fantastica, un posto fantastico e cerchiamo di divertirci insieme. Siamo consapevoli del fatto che per due anni non abbiamo fatto quasi niente, non abbiamo potuto far feste e speriamo che questa sia l’inizio di un futuro pieno d’incontri e di celebrazioni. Spero di organizzare qualcosa per la festa della mamma e per la celebrazione tradizionale della Festa d’Inverno. 

Quest’anno abbiamo anche la festa dei 150 anni degli Alpini: sarà una festa meravigliosa e dobbiamo impegnarci per fare una comitiva allo scopo di andare a Brisbane per il raduno Nazionale. Grazie a tutti e buon appetito”.

Durante la festa, in quello che ormai è diventata una tradizione, una bellissima torta organizzata da Cristina è stata tagliata da 8 persone che, nel giro di una settimana, hanno festeggiato il loro compleanno. 

Caterina Mauro ha letto la preghiera dell’Alpino in maniera molto commovente, che è stata estremamente apprezzata dai presenti. Alla poesia hanno fatto seguito le belle parole della dedica, tutti in rigoroso silenzio e molti sull’attenti, ma tutti ugualmente commossi.

Il presidente Querin ha poi voluto presentare a nome dell’Associazione una pergamena ricordo all’Alpino Angelo Vit, anch’egli giunto per l’occasione dall’Italia, nel festeggiamento del suo 90.mo compleanno e in riconoscimento della sua dedizione alla causa Alpina e il lodevole impegno profuso nel corso degli anni in favore dell’Associazione.

Giuseppe Querin ha letto personalmente la dedica scritta da Cesare Battisti nel 1916:

Alpini “… buoni e semplici come eroi e fanciulli; audaci e prudenti come soldati di razza; robusti resistenti come il granito dei loro monti; calmi sereni come pensatori o filosofi; col cuore pieno di passione malgrado la fredda scorza esteriore, al pari di vulcani coperti di ghiacci e di neve; tali apparvero, nell’alpe nostra gli Alpini d’Italia all’irrompere della santa guerra di redenzione e di libertà.”

La giornata è terminata con il coro degli Alpini capitanato dall’impareggiabile Luciano Liberale, giunto da Mittagong e da un’asta per ”fare cassa” di una statua di Sant’Antonio Da Padova donata da Cristina De Bernardinis, che ha raggiunto la ragguardevole cifra di $300.00 offerti dal generoso come sempre, Alpino Luigi Pennetta.

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