Tempo fa mi fu mandato un interessante email dal titolo “Soul of Rome”
Varie informazioni sull’arte, sui mercati itineranti, su cucine e alloggi, insomma una sorta di guida di come vivere nella città di Roma, meglio dire, di una particolare Roma.
Il tutto viene illustrato da una tale C. V. (per privacy ometto il nome). Costei illustra e fa vedere una Roma con occhi differenti, una Roma per quelli che possono permettersela.
Seguo le indicazioni e vedo che si può dormire in una speciale villa dove pernottò un noto cardinale, cosa che personalmente eviterei, non condividendo gusti cardinalizi ne tanto meno metterei i miei piedi nei calzari usati da un papa, sia costui emerito o santo, non fa certo per me.
Illustra meravigliosi ristoranti ricavati fra le antiche mura capitoline, dove si servono minuscole porzioni in enormi piatti da 45 cm di diametro, dove il cibo per decorarlo viene manipolato da non-guantate mani, ma necessario per la lievitazione dei prezzi, il tutto contornato dagli acuti gridolini di gioia delle signore che ne esaltano la presentazione del piatto e la sua bellezza, anche se poi il gusto della pietanza non sarà grande cosa.
Costei continua indicando piccoli angoli romaneschi per gustare un caffè, le cui tazzine erano sicuramente usate da qualche blasonato personaggio della Roma “in” dove una grappa per accompagnare il caffè è contenuta in una bottiglia cristallo di Boemia con la dicitura “grappa ultra stravecchia” perché distillata ai tempi del papa Pio Nono, ma che in realtà rimane la semplice Grappa Piave… nessuno deve saperlo.
Noi ci ridiamo sopra, ma in verità, c’è gente che vive di questo teatrale sistema che li rende felici nel vedersi fotografati sui rotocalchi rosa come personaggi del momento.
Quindi, esistono organizzazioni che assecondano questo tipo di clientela esigente. Una di loro è la signora C.V.
Purtroppo non illumina quell’altra parte di Roma, quella vera e verace dove anche dopo molti anni si può ancora gustare una bruschetta con fagioli oppure con pomodori sammarzano al basilico, oppure una coda alla vaccinara, due carciofi romaneschi alla giudea, il tutto annaffiato dal classico litrozzo di Frascati sciolto. Questo è il bello di Roma, una città per tutti i gusti, basta girarla, capirla, scoprirla e Lei sarà sempre disponibile ad accontentare tutti, dai più spartani, ai più esigenti.
Arrivederci a Trastevere.
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