Parlare dell’Italian Forum senza incazzarsi non è facile. Ormai tutti sappiamo le peripezie di questo angolo di Leichhardt che avrebbe dovuto essere la perla dell’italianità in Australia.
Purtroppo, senza puntare il dito verso nessuno, le cose non sono andate come da progetto. Gli appartamenti sono diventati proprietà privata, i negozi sono proprietà privata e il Centro Culturale è proprietà privata anche se sotto l’etichetta di una associazione che ha qualche cosa a che fare con gli italiani.
Come se ciò non fosse abbastanza, il Centro Culturale è affittato per la maggior parte dell’anno ad una compagnia teatrale che non ha nulla a che fare con l’Italia e l’italianità.
Resta una piazza deserta e un Dante poco somigliante parcheggiato in un angolo con tanto di vasca dei pesci senza pesci e senza acqua…
Ciò nonostante, ogni volta che si parla di Forum, si risveglia in qualcuno la sensazione di perdita, di un caro parente che se ne è andato, di qualche cosa che avrebbe potuto essere e che non si è realizzato.
Anche qui la lista dei colpevoli è lunga, la lista di chi ha speculato su questo pezzo di terra è lunga, le persone che ne hanno tratto benefici sono andate e venute e la situazione non è certamente migliorata.
Evidente l’abbandono da parte dei negozianti e ristoratori di questo centro che avrebbe dovuto essere il fulcro dell’italianità a Sydney. La piazza aveva anche ospitato un campetto di calcio per provare a richiamare giovani e famiglie, ma purtroppo è stato costretto a chiudere.
Evidente che tra fare qualche cosa e fare niente si preferisce fare niente che, in ogni caso, fa molto meno rumore, ma tiene lontano i visitatori. Ora, sorprendentemente, ci giunge un invito per attendere ad un incontro dove di parlerà di un progetto di Rinnovamento. Questo invito mi riporta indietro con gli anni quando il Centro Culturale venne dichiarato fallito. Fiumi di parole vennero spese, decine di progetti a parole vennero approntati, faccendieri che vedevano l’occasione della loro vita… ma alla fine il Centro Culturale venne acquistato dal Coasit, gli appartamenti rimasero proprietà privata e negozi e ristoranti chiusero i battenti.
Il 9 maggio si terrà un incontro come potete vedere dalla foto dell’invito qui sotto.
La cosa è promettente, considerato che l’incontro inizia con un rinfresco e termina con un rinfresco. Onestamente non so cosa si potrà fare per rinnovare questo centro abbandonato, però è sempre un progetto, è pur sempre l’impegno di qualcuno che dedica il suo tempo e soprattutto i suoi soldi per provare a riportare un po’ di italianità in questo posto. Spero solo che non finisca come la messa in scena del Comune di Leichhardt che credeva di rilanciare la zona cambiando il nome in “Little Italy”.
Spero che quelli che hanno a cuore l’italianità partecipino a questo incontro… potrebbe finire a tarallucci e vino.
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