Lo scorso venerdì 3 giugno, dopo due anni di restrizioni dettate dalla pandemia da Covid, l’associazione Maria S.S. delle Grazie e San Vittorio Martire protettori di Roccella Ionica (RC), ha rinnovato l’attesa serata dei Gamboni Night, una delle tante tradizioni popolari calabresi.
L’uccisione del maiale è un vero e proprio rito collettivo di tipo liberatorio e allo stesso tempo propiziatorio durante il quale il pericolo delle forze della natura viene imprigionato in un rito simbolico culturale.
Un vecchio detto calabrese “du puorcu nun si jetta nenti” sta a significare che del maiale viene recuperata ogni sua parte anche quelle meno nobili, quali guancia, muso, orecchie, pancia, rognoni, cotenna e i gamboni, i quali mediante bollitura nello stesso grasso del maiale genera le così chiamate frittole.
La serata si è svolta nella nuova sala The Manor on Elizabeth di Wetherill Park alla presenza di circa 300 soci, amici e simpatizzanti allestita per l’occasione con palloncini tricolore simbolo d’italianità.
La cena preparata dai membri del comitato ha appagato i palati dei convenuti con antipasti, salumi, acciughe, scaglie di parmigiano, con di stinco di maiale, insalata mista, il tutto accompagnato da ottimo vino italiano.
A seguire caldarroste e tipici cannoli siciliani.
Non sono mancate le musiche e la voce di Tony Gagliano in ottima compagnia di Rosanna Gallo, che hanno rallegrato la serata invitando giovani e meno giovani alla competizione di tarantelle.
I componenti del comitato hanno ringraziato i partecipanti, i volontari, gli sponsor e quanti hanno lavorato per la realizzazione della serata.
Un gruppo di giovani è stato presentato alla comunità come sotto-comitato giovanile affinché le tradizioni calabresi e i festeggiamenti, sinonimo di cultura e tradizioni possano continuare a rendere vivo questo appuntamento, diventato ormai annuale.
Una ricca lotteria ha concluso l’evento, con il ricavato che è stato devoluto in beneficenza.
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