Padre Nevio ricordato a sei anni dalla scomparsa

A sei anni dalla dipartita è stato ricordato con una Santa Messa il sacerdote scalabriniano e fondatore dei Villaggi Scalabrini, Padre Nevio Capra CS. 

Ad officiare la celebrazione liturgica il parroco di San Giuseppe Moorebank, Padre Mathew Velliya alla sua prima Messa in lingua italiana. 

Nell’omelia, il celebrante si è soffermato sul tema delle letture per la XIV Domenica del Tempo Ordinario, rimarcando come “ogni missionario porta con sé il sacrificio della croce e nessuna missione si realizza se non nella logica della croce.” 

Soffermandosi quindi sulla missione dei religiosi per la cura pastorale dei migranti e dei più deboli, Padre Mathew ha spiegato come “il sacrificio missionario che la chiesa insegna debba necessariamente essere vissuto nel servizio verso gli altri, come nel sacerdozio, nella vita religiosa quanto nell’unione di due sposi al matrimonio.” 

Ricordando in particolare la figura di Padre Nevio e il suo impegno per la comunità italiana d’Australia, il parroco ha aggiunto come “a volte si può cadere in un’idea sbagliata della missione vocazionale. 

Gesù manda i discepoli a due a due per annunciare il Regno di Dio come testimonianza dell’amore fraterno tra di loro e nella condivisione di questo impegno apostolico con gli altri.” 

L’opera di Padre Nevio, attorniato da collaboratori, volontari ed amici ha voluto dimostrare autenticamente cosa voglia dire incamminarsi come servo di Cristo e della Chiesa. 

Malgrado le avverse condizioni meteo e la chiusura delle maggiori strade che portano a Moorebank, hanno partecipato alla Santa Messa circa 80 persone tra alcuni amici di vecchia data di Padre Nevio, incluso i coniugi Angelo e Maria Maggiotto e Elido Bortolazzo, già membro del comitato dei Villaggio Scalabrini di Austral.

Stefania Vetrano, conoscente sin dai primi anni del sacerdote scalabriniano in Australia, anche se non presente alla celebrazione a causa della pioggia torrenziale, ha voluto ricordare “l’umanità di Padre Nevio. Un sacerdote che si è saputo fare strumento volenteroso della carità, per i suoi anziani, i suoi ‘bambini’ mettendo gli altri prima di se stesso. Dopo sei anni sento ancora molto la sua mancanza e la comunità ha perso un grande che non deve essere dimenticato.”

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