“Sistema Italia”

Questo è il titolo dell’Incontro tenutosi recentemente a Canberra organizzato dall’Ambasciatore Paolo Crudele: “Una preziosa giornata di confronto e dialogo inclusivo, per fare squadra per meglio tutelare e promuovere l’interesse italiano in Australia”.

Queste sono le parole espresse, sulla pagina Facebook dell’ambasciata. I temi affrontati sono sempre gli stessi, Commercio, Servizi Consolari e Lingua Italiana, tre temi che ormai sentiamo parlare da anni, ma di fatti pochi. Non me mie voglia l’Ambasciatore Crudele, tra l’altro mio paesano che, da Salernitano, saprà bene quanto noi siamo calorosi e scettici.

C’erano tutti i commedianti, console, i nostri due rappresentati eletti in parlamento, le camere di commercio, enti gestori, istituti di cultura… peccato che mancavano gli attori, cioè la comunità italiana. Qualcuno obbietterà dicendo che erano presenti i rappresentai dei Comites, ma forse non mi sono spiegato, mancava la COMUNITÀ, perché la maggior parte dei commedianti presenti sono gli stessi da venti anni e sono altrettanti anni che parlano sempre degli stessi temi.

Temi che, tra l’altro, vengono usati per le varie propagande politiche nelle varie elezioni; peccato che c’è un piccolo particolare, il giorno dopo le elezioni, arrivederci alla prossima. Nel titolo dell’incontro è racchiuso tutto il senso del mio pensiero “Sistema Italia”, era presente il sistema italiano, cioè esattamente quello che succede in Italia: si parla, si fanno incontri, ma poi tutto rimane come prima, se non peggio.

A questo incontro, tra coloro che fanno sistema, mancava la comunità, e forse, sarebbe stato logico invitare i media o la stampa, magari la società civile, magari i giovani, quelli che si lamentano dei servizi consolari sui vari social. Sarei curioso di sapere, perché non ci è stato detto nulla dell’incontro se non i selfie e qualche post su Facebook, “Oggi siano qua” ma del contenuto nulla… sistema Italia!

La verità, caro Ambasciatore, che ormai di questi incontri, a parte la foto di rito in bella mostra, noi non ci crediamo più, di chiacchiere ne abbiamo piene le tasche e gli interlocutori da lei interpellati, oramai il copione lo hanno imparato a memoria. E se permette, sono abbastanza grande da non credere più alla favola di Cappuccetto Rosso… È ora di cambiare il copione di questa triste commedia “Sistema Italia.”

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