Con un provvedimento in autotutela del 13 gennaio 2023, il Console Generale Andrea De Felip è dovuto ricorrere all’annullamento e alla ripubblicazione della graduatoria definitiva di un concorso per l’assunzione di un impiegato a contratto per l’erronea ammissione di un candidato non in possesso dei requisiti.
La vicenda è stata causata da un “errore materiale” della Commissione Giudicatrice, presieduta dallo stesso Console Generale, la quale non aveva rilevato il mancato possesso del requisito della residenza di una candidata, che pertanto non sarebbe dovuta essere ammessa alle prove concorsuali.
Il 7 luglio 2022, il Consolato Generale d’Italia a Sydney era stato autorizzato dal Ministero degli Affari Esteri ad assumere un impiegato a contratto da adibire ai servizi di assistente amministrativo. Il Console Generale d’Italia a Sydney, Andrea De Felip, aveva nominato la Commissione Giudicatrice in data 1 novembre.
Riunitasi il giorno seguente, la Commissione Giudicatrice aveva rilevato che su 28 candidati che avevano inviato la domanda di partecipazione, 4 non erano stati ammessi e tra questi 2 perché non in possesso del requisito di residenza minima in Australia. Era comunque rimasta nella graduatoria degli ammessi una candidata mancante i requisiti per l’ammissione alle prove concorsuali.
Benché, si apprende dal decreto consolare 1/2023, la partecipazione dell’interessata “non abbia comunque leso l’attendibilità dell’esito complessivo delle prove concorsuali,” l’illegittimità della graduatoria finale ha richiesto l’annullamento della stessa, d’ufficio in via di autotutela, e la contestuale pubblicazione della nuova graduatoria corretta e legittima con l’espunzione della candidata.
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