Claudia Koll racconta il suo percorso di conversione e di riavvicinamento alla fede: “ho capito che seguire Gesù significava dare la vita, senza risparmiarsi”. L’attrice parla della sua intensa esperienza di conversione e di ciò che l’ha portata ad avvicinarsi al Signore, cambiando radicalmente la sua vita e dedicandola interamente ad aiutare il prossimo.
Tutto ha avuto inizio nel 2003, come racconta lei stessa nel corso della trasmissione Di Buon Mattino in onda su Tv2000. Il 1° ottobre di quell’anno partecipò “alla prima udienza con Giovanni Paolo II”, scoprendo però “che il Papa era veramente provato fisicamente”.
Allora Claudia Koll ebbe “la possibilità di salutarlo e nel momento in cui gli strinsi la mano scoprii che era ghiacciata, che stava molto male”. Un dettaglio che le ha permesso di realizzare “che seguire Gesù voleva dire dare la vita, impegnarsi fino in fondo senza risparmiarsi”.
Negli anni passati, prima di intraprendere il cammino che sta percorrendo oggi in seguito alla sua conversione e riscoperta della fede, Claudia Koll ricorda che “io seguivo il Signore, andavo a messa e pregavo, però c’era un punto che mi faceva paura: il futuro”.
Un timore che “non mi permetteva di essere serena, perché io venivo da una vita molto agiata, di lusso, però cominciavo a prendere delle decisioni, per vivere fino in fondo il Vangelo, che erano contrarie al mio stile di vita”. Ospite di Tv2000, spiega come “per me era importante servire la verità e questo mi metteva nella condizioni di rinunciare a dei lavori, che erano una provocazione a quella che era la mia nuova vita. Quindi mi trovai veramente in crisi”.
La vita di Claudia Koll è cambiata a partire da quell’incontro con Papa Giovanni Paolo II, ma anche con il suo primo viaggio in Africa per raggiungere i missionari salesiani. Lì conosce la carestia: “c’erano bambini che rischiavano di morire di fame. Erano degli scheletrini e io rimasi sconvolta” racconta nel salotto del programma Di Buon Mattino.
Da quel viaggio ha iniziato a mobilitarsi e a comparire in televisione per raccogliere fondi da destinare ai salesiani. E mentre si attivava per questo scopo, “andai nella Chiesa di Santo Spirito in Sassia e lessi la frase ‘Gesù confido in te’”. Un segno “come se il Signore mi dicesse fidati di me, c’è una strada da percorrere, lascia che sia io a guidarti. Perché noi tendiamo sempre a voler controllare tutto e ciò non è possibile, soprattutto quando abbiamo a che fare con il mistero di Dio”.
Claudia Koll svela che “quando ho cominciato a conoscere la spiritualità della Divina Misericordia mi sono riconosciuta, perché ho ricevuto tanta misericordia da Dio, quindi comprendo molti passaggi dei diari di Santa Faustina”. E confessa che da quel momento “la mia vita si è rasserenata, perché Dio ha fatto cose grandi nella mia vita”. E ora “non ho più paura del mio futuro perché me l’ha costruito in modo totalmente nuovo, ma fondato su quelli che sono i desideri più profondi del mio cuore. Io non ho perso niente seguendo il Signore, semmai ho ricevuto abbondanza”.
A oggi spiega che “io sto bene così, ho bisogno di dare e dando si riceve. Consolando si è consolati. È lo Spirito Santo che si mette in azione e ti dà questa presenza nel cuore”. (Marta Duo)
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