Vacanze in Italia

Dal prossimo numero, mi prenderò una meritata vacanza per un periodo di sette settimane. Naturalmente, Allora! non potrà andare in vacanza e uscirà regolarmente tutti i mercoledì, ma con soltanto 16 pagine. Qualche anno fa ho provato a redigere il giornale dall’Italia e ci sono riuscito, ma non posso dire che quella fosse una vera vacanza.

Invece di lavorare 12 ore al giorno in Australia, lavoravo 14 ore in Italia… e questa si chiama vacanza? Mi chiese qualcuno. Ora la decisione è stata presa: se tutto va bene, questa non sarà una vacanza trascorsa davanti al computer.

La regola del “poche ma buone” è sempre valida. È meglio avere poche pagine interessanti piuttosto che un giornale pieno di niente… ogni allusione è puramente casuale. Inutile dire che se avessimo ricevuto qualche sostegno finanziario dal governo italiano, avremmo potuto permetterci di dare un aiuto a questa redazione di volontari. Ma grazie al disinteresse dei nostri parlamentari e all’incomprensibile rifiuto da parte di Comites e del Consolato, non siamo stati favoriti. Intendiamoci, non abbiamo bisogno di favoritismi, di falsificare liste o di alterare i bilanci. Abbiamo soltanto bisogno che ci venga riconosciuto quello che ci spetta per diritto.

È incredibile come una pubblicazione possa essere tanto amata da migliaia di lettori e allo stesso tempo odiata da un gruppo di individui senza valore che si credono importanti. Sarebbe facile sopprimere la verità, dare qualche leccatina qua e là, scrivere che tutto va bene e che siamo la comunità italiana più bella, brava e unita in Australia. Certamente farebbe tanto comodo agli incapaci, ai falsari, ai cortigiani e ai “mammasantissima”, come li chiama Emanuele.

Ma no, ancora una volta voglio mettere alla prova se la mia testa dura è più forte del loro muro di omertà e cattiveria. Ecco fatto, chiudo senza rileggere e metto in stampa; chiamo Uber e vado di corsa all’aeroporto. La prossima settimana, se tutto va bene, ci sentiremo dall’Italia. Buona permanenza e buona lettura, cari lettori. Ci rivedremo a settembre, dopo gli esami di riparazione… a Roma. E chissà…

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