1 su 3 non riceve aiuto: allarme per gli affetti da problemi mentali

Un recente sondaggio condotto da Beyond Blue ha rivelato una realtà sconcertante: quasi un australiano su tre che lotta contro la depressione, l’ansia o altri disturbi mentali che influenzano negativamente la vita, evita di cercare aiuto.

L’indagine, che ha coinvolto 5.212 adulti, ha evidenziato che il 30% di coloro che vivono con una condizione di salute mentale che ha un impatto negativo sulla loro vita difficilmente si rivolgeranno a qualcuno per ottenere sostegno.

Il sondaggio è stato pubblicato in occasione della Giornata mondiale per la prevenzione del suicidio e ha rivelato anche che il 21% dei partecipanti non ha ricevuto assistenza professionale quando ne aveva bisogno o ha rimandato il ricorso a questa assistenza nei dodici mesi precedenti.

Tra le principali motivazioni citate per evitare o ritardare il ricorso all’aiuto, il 39% delle persone ha menzionato i costi, mentre il 30% ha indicato le liste d’attesa come ostacolo. Altri motivi includono la convinzione che i problemi si sarebbero risolti da soli (27%) e la percezione che il problema non fosse abbastanza grave da giustificare l’aiuto (24%).

I dati emersi dal sondaggio destano preoccupazione, dato l’impatto significativo della salute mentale compromessa e del suicidio sulle persone, sulle famiglie e sulle comunità, come ha sottolineato Georgie Harman, CEO di Beyond Blue.

Harman ha sottolineato l’importanza di cercare supporto in anticipo, prima che la situazione raggiunga un punto critico, poiché questo può contribuire a ridurre lo stress, le preoccupazioni e l’isolamento, prevenendo il peggioramento di depressione e ansia.

Il sondaggio è stato condotto a novembre dal Social Research Centre di Melbourne per conto di Beyond Blue. Quest’ultima offre un servizio di supporto disponibile 24 ore su 24, 7 giorni su 7, che ha dimostrato di apportare un immediato sollievo per quasi l’80% degli utenti, con una persistente riduzione del disagio anche due settimane dopo.

Il messaggio chiave che emerge dalla signora Harman è che non è mai troppo presto per cercare aiuto. Spesso le persone minimizzano i loro problemi o esitano a chiedere assistenza, ma è importante comprendere che i problemi legati alla depressione, all’ansia e allo stress emotivo possono accumularsi, trasformandosi da piccoli a ingombranti e difficili da gestire.

Ogni anno, oltre 3.000 australiani si suicidano, mentre circa 65.000 tentano il suicidio. Questo si traduce in nove decessi e 180 tentativi al giorno. Per contrastare questa drammatica realtà, è in fase di sviluppo una strategia nazionale di prevenzione del suicidio, che mira a prevenire che le persone raggiungano il punto critico del pensiero suicida.

Michael Gardner, capo dell’Ufficio nazionale per la prevenzione del suicidio, ha dichiarato che nonostante l’attuazione delle azioni previste richiederà tempo e impegno, c’è la certezza che questa strategia salverà vite umane. Sarà anche possibile fornire feedback sulla bozza di questa strategia quando sarà pubblicata, invitando così la partecipazione attiva del pubblico nella sua realizzazione.

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