Uno tra i tanti che avete votato

Non so quanti di voi conoscano la storia di Itavia 870, quell’aereo abbattuto nei pressi delle isole Ponza e Ustica in Sicilia, noto come la strage di Ustica, che proveniva da Bologna e doveva atterrare a Palermo. Sono rimaste 81 vittime di stato.

Questa tragedia è il risultato di menzogne vere, accertate con un tipico insabbiamento italiano. Recentemente, l’ex Primo Ministro e ex Presidente della Corte Costituzionale, Giuliano Amato, ha rilasciato un’intervista su un noto giornale italiano, confermando ciò che già si sapeva e che il defunto giornalista italiano Andrea Purgatori aveva scoperto in molte sue inchieste giornalistiche. Il povero Andrea ha dedicato tutta la sua vita alla ricerca della verità… ma aveva ragione… Questo individuo di stato, Amato, stava persino per diventare il Presidente della Repubblica Italiana.

Dovrebbe farvi capire chi avete votato per anni, chi ha governato per anni e soprattutto la corruzione profonda che si annida nei palazzi romani. Quest’uomo verrà ricordato per il prelievo forzoso notturno dai conti correnti degli italiani, un atto di responsabilità sua e non dei francesi, degli americani o della NATO. Peccato che le informazioni e le deduzioni di Giuliano Amato sulla strage di Ustica giungano molto tardi, fuori tempo massimo.

Leggendole su Repubblica, ho pensato: meno male che un uomo così desideroso di custodire intrighi e segreti non è diventato presidente della Repubblica. La verità è che tra i tanti casi, come Ustica, Piazza Fontana, l’uccisione del giornalista Pecorelli, la strage di Bologna e tante altre nefandezze ai danni dei cittadini italiani, noi italiani sembriamo non contare più nulla.

Siamo diventati sudditi anziché un popolo. Casi simili a Ustica, anche senza vittime, si verificano anche in Australia e in altre parti del mondo. Noi italiani siamo bravi ad esportare di tutto, compreso il nostro modo di fare all’italiana, truffando e vendendoci anche per quattro spiccioli. Prima o poi la verità verrà a galla, come nel caso di Emanuela Orlandi, la ragazza rapita e scomparsa nei primi anni ottanta a Roma. Anche se molti stanno morendo, i veri colpevoli emergeranno.

La cosa più grave è che noi tutti restiamo in silenzio, quanti segreti nascosti, quanta gente sa ma non parla, e poi va in chiesa. Questi individui non sono complici, ma i veri manovratori. Ustica, Bologna e persino Orlandi, sono solo alcuni esempi, ce ne sono abbastanza anche nella nostra “terra dei canguri”. Ma attenti a parlarne, attenti a fare domande, perché più stai zitto, come Amato, e più fai carriera. Spero sia tutto più chiaro ora.

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