Comunista come Putin? No, Putin non è affatto un comunista!

Putin, con un passato da ex Agente del KGB, ha intrapreso un percorso politico che lo ha portato a diventare una figura di spicco nella politica russa. Inizialmente, è emerso come il successore naturale di Boris Eltsin, che era stato coinvolto in scandali e che ha favorito l’ascesa di Putin per tutelare i propri interessi. Nel 1999, Putin è stato nominato primo ministro e, un anno dopo, è diventato il presidente più giovane della Federazione Russa.

Da allora, ha mantenuto una posizione di potere che sembra destinata a durare nel tempo. Putin è stato in grado di rilanciare l’economia russa, un obiettivo che i suoi predecessori non avevano raggiunto. Dopo il fallimento della perestrojka di Gorbaciov e il periodo di neoliberismo sotto Eltsin, Putin ha abbracciato il capitalismo e l’economia di mercato, facendo della Russia una grande potenza economica. Il suo principale obiettivo è stato quello di restaurare la grandezza della Russia dopo il crollo dell’Unione Sovietica.

A tal fine, ha promosso una politica nazionalista basata sulla cultura russa e sulla Chiesa ortodossa. Non potendo candidarsi per un terzo mandato presidenziale, nel 2008 Putin ha favorito l’ascesa di Dmitrij Medvedev al Cremlino, rimanendo lui stesso primo ministro. Successivamente, è stato rieletto presidente nel 2012 e ha consolidato il potere nelle sue mani, trasformando la Russia in un’autocrazia capitalista controllata da un’élite di oligarchi fedelissimi.

In definitiva, Putin può essere descritto come un nazionalista conservatore che si ispira ai valori tradizionali russi. Nonostante non sia comunista, ha espresso nostalgia per l’Unione Sovietica, definendone la fine come una delle peggiori catastrofi geopolitiche del XX secolo.

Putin è un leader ambizioso, noto per i suoi metodi decisamente non convenzionali e per il suo desiderio di potere. Pur avendo attraversato fasi di distensione, la Russia continua a perseguire una politica di potenza sotto la guida di questo carismatico e popolare leader.

Al momento, Putin sembra godere di un ampio sostegno, che potrebbe essere il risultato di varie dinamiche, mentre il Partito Comunista rimane costantemente all’opposizione. In conclusione, Putin è tutto tranne che un comunista, ma è piuttosto l’uomo forte della Russia, spesso paragonato a uno zar moderno.

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