Israele “in guerra” dopo l’attacco a sorpresa di Hamas

Il gruppo islamico palestinese Hamas ha scatenato un massiccio attacco contro Israele, marcando uno dei più gravi attacchi degli ultimi anni. L’incursione ha causato la morte di oltre 250 persone in un’azione a sorpresa che ha visto la penetrazione di uomini armati in città israeliane, congiunta a una pioggia di razzi lanciati dalla Striscia di Gaza.

Il governo israeliano ha dichiarato che il gruppo sostenuto dall’Iran ha dichiarato guerra sabato scorso, confermando che le sue forze armate hanno combattuto contro militanti in varie città e basi militari israeliane vicino a Gaza. Il primo ministro Benjamin Netanyahu ha promesso una risposta decisa, dichiarando: “Il nostro nemico pagherà un prezzo che non ha mai conosciuto. Siamo in guerra, e la vinceremo”.

Finora, il bilancio umano dell’attacco include almeno 250 israeliani uccisi e oltre 1000 feriti, secondo quanto riportato dal servizio di ambulanze israeliano, con la triste previsione che il numero delle vittime possa aumentare ulteriormente.

L’esercito israeliano ha risposto con attacchi aerei su Gaza, dove testimoni hanno riferito di forti esplosioni e almeno due morti confermati. L’attacco ha segnato una penetrazione senza precedenti di un numero imprecisato di combattenti di Hamas in Israele da Gaza, rappresentando una delle peggiori escalation nel conflitto israelo-palestinese degli ultimi anni.

Numerosi razzi sono stati lanciati da militanti palestinesi a Gaza in rappresaglia. L’emittente israeliana Reshet 13 TV News ha riferito che dei militanti hanno preso in ostaggio degli israeliani nella città di Ofakim, e che cinque combattenti palestinesi sono stati uccisi nella città di Sderot, dove diverse case sono state incendiate.

I media israeliani hanno riportato scontri a fuoco tra bande di combattenti palestinesi e le forze di sicurezza nelle città del sud di Israele. Il capo della polizia israeliana ha affermato che ci sono state “21 scene attive” nel sud del Paese, evidenziando l’ampiezza dell’attacco.

In risposta all’escalation, la popolazione di Gaza si è precipitata a rifornirsi in previsione di giorni di conflitto imminente, mentre alcuni hanno evacuato le proprie abitazioni cercando rifugio.

Il comandante militare di Hamas, Mohammad Deif, ha annunciato l’inizio dell’operazione in una trasmissione sui media di Hamas, esortando i palestinesi in tutto il mondo a combattere. “Questo è il giorno della più grande battaglia per porre fine all’ultima occupazione sulla terra,” ha dichiarato, riferendo di ben 5.000 razzi lanciati.

Questa escalation avviene dopo una guerra di 10 giorni tra Israele e Hamas nel 2021, ed è aggravata da crescenti tensioni tra Israele e i militanti palestinesi in Cisgiordania, una delle aree dove i palestinesi cercano da tempo di stabilire uno Stato indipendente.

Inoltre, l’escalation si verifica in un momento di turbolenze politiche in Israele, che è stato dilaniato da profonde divisioni relative alle riforme del sistema giudiziario e mentre Washington lavora per raggiungere un accordo che normalizzerebbe i legami tra Israele e l’Arabia Saudita.

Il gruppo libanese Hezbollah, sostenuto dall’Iran, ha definito l’operazione di Hamas “una risposta decisa alla continua occupazione di Israele e un messaggio a coloro che cercano la normalizzazione con Israele”.

I media palestinesi hanno diffuso immagini che affermano rappresentino corpi di soldati israeliani portati a Gaza dai combattenti, e uomini armati palestinesi all’interno delle case israeliane e nelle strade delle città israeliane, apparentemente trasportati lì dagli aggressori.

L’esercito israeliano ha riconosciuto le segnalazioni di prigionieri, ma non ha fornito ulteriori dettagli in un briefing con i giornalisti. Mentre la situazione evolve rapidamente, a Gaza si sentono lanci di razzi e si riferiscono scontri armati lungo il muro di separazione con Israele, in prossimità della città meridionale di Khan Younis. Inoltre, vi sono testimonianze di significativi spostamenti di combattenti armati.

Il gruppo della Jihad islamica palestinese ha confermato che i suoi combattenti si sono uniti a Hamas nell’attacco.

L’attacco è avvenuto un giorno dopo che Israele aveva celebrato il cinquantesimo anniversario della guerra del 1973, che aveva portato il Paese sull’orlo di una catastrofica sconfitta in un attacco a sorpresa da parte di Siria ed Egitto. La situazione resta fluida e in continua evoluzione, con il mondo intero che segue con apprensione gli sviluppi di questa crisi.

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