Proteste pro-Palestina in tutta Australia: tensioni in aumento

Una serie di manifestazioni a favore della Palestina sono in programma in tutta l’Australia mentre le tensioni continuano ad aumentare a seguito di un attacco da parte del gruppo islamico Hamas su Israele avvenuto quasi una settimana fa.

Proteste sono previste a Canberra, Perth e Brisbane venerdì, con gli organizzatori determinati a procedere anche con manifestazioni a Melbourne, Sydney e Adelaide nel corso del weekend.

Venerdì sera, si prevede che alcune centinaia di persone parteciperanno a una manifestazione nella Garema Place di Canberra, mentre un’altra protesta è prevista nel Murray St Mall di Perth.

Le proteste a favore della Palestina sono scoppiate dopo che Israele ha lanciato attacchi in risposta alla morte di oltre 1.000 persone per mano dei militanti di Hamas, che ha anche portato al rapimento di alcuni israeliani e stranieri.

Durante una manifestazione a Sydney lunedì sera, alcuni partecipanti hanno intonato slogan antisemiti e fatto esplodere fuochi d’artificio all’Opera House, attirando la condanna da parte dei politici statali e federali, così come dai gruppi della comunità ebraica.

Il Primo Ministro Anthony Albanese ha espresso la sua forte disapprovazione dei cori a Sydney, dichiarando, “L’antisemitismo non ha spazio in questo paese, né l’islamofobia, né il razzismo,” durante un’apparizione al programma “Sunrise” di Seven venerdì. Ha sottolineato che quando le persone violano la legge, la polizia dovrebbe intervenire.

Il Sindaco di Brisbane, Adrian Schrinner, ha espresso preoccupazione per l’aumento dell’antisemitismo nella comunità e ha sottolineato che non c’è giustificazione per il terrorismo perpetrato da Hamas in Israele. Spera di evitare incidenti simili durante una manifestazione prevista per venerdì alle 18:00 in King George Square.

Il Leader dell’Opposizione, Peter Dutton, ha affermato che qualsiasi istigazione alla violenza dovrebbe essere affrontata con “una mano molto, molto pesante” e ha chiesto l’espulsione dei non cittadini che promuovono discorsi antisemiti in queste manifestazioni. Ha dichiarato, “Le persone con odio nella loro mente e nel loro cuore non hanno spazio nella nostra società.”

Il Gruppo d’Azione Palestinese ha criticato i commenti di Dutton come “un attacco scioccante ai diritti democratici” e ha difeso il diritto delle persone di protestare contro i presunti “crimini di guerra” e le politiche di apartheid israeliane.

Il direttore generale dell’Organizzazione Australiana per la Sicurezza e l’Informazione (ASIO), Mike Burgess, ha sottolineato l’importanza di considerare le implicazioni per la coesione sociale quando si fanno dichiarazioni pubbliche. Ha dichiarato, “L’ASIO ha visto collegamenti diretti tra il linguaggio infiammato e le tensioni nella comunità.”

La Ministra degli Affari Interni, Clare O’Neil, ha esortato gli australiani a considerare l’impatto di queste manifestazioni sulla già provata comunità ebraica, sottolineando che non si tratta di prendere posizione nel conflitto Israele-Palestina.

Nel frattempo, gli organizzatori stanno pianificando di procedere con una seconda manifestazione a Sydney domenica, nonostante l’assenza di un’autorizzazione ufficiale della polizia per una marcia. Il luogo è stato spostato dall’edificio del Municipio di Sydney a Hyde Park.

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