È arrivato il fine corsa per gli Oliveri: una storia di trasporto autobus in sei decenni

Nel cuore della notte, mentre il conducente Joe Oliveri guidava l’autobus numero 869 da Liverpool a Ingleburn attraverso il cancello del deposito dell’Interline Bus Service, più di sei decenni di storia giungevano al termine.

Una storia che ha iniziato come una modesta iniziativa familiare di italiani nel 1954, con il trasporto di pendolari tra Liverpool e Campbelltown, nel sud-ovest di Sydney, è giunta al suo epilogo.

L’epica storia della famiglia Oliveri, iniziata quando Giuseppe Oliveri immigrò a Sydney nel secondo dopoguerra dalla Calabria, insieme ai suoi figli Giovanni, Francesco e Rocco, è stata segnata dalla determinazione, dal duro lavoro e dalla dedizione.

Inizialmente trovando lavoro nei campi e svolgendo lavori occasionali in stazioni di servizio e fabbriche, la famiglia ha fatto squadra e, unendo le proprie risorse, ha acquistato la Linea 41 di autobus nel 1954.

Questo è stato il seme da cui è nata l’azienda Metro-Link, diventando nel tempo un pilastro dei trasporti pubblici locali, gestendo autobus in varie aree, tra cui Liverpool, Cabramatta, Mount Pritchard e Badgery’s Creek.

Tuttavia, il destino ha riservato un duro colpo alla famiglia Oliveri quest’anno, quando il governo ha deciso di mettere in gara i servizi di autobus, consegnando i contratti alle multinazionali. Questo scenario si è rivelato una minaccia sempre più concreta per le piccole imprese familiari e la loro eredità.

Dopo le elezioni statali, i contratti delle linee sono stati assegnati a Transit Systems fino al 2031, lasciando gli Oliveri senza rotte da servire. Transit Systems, una multinazionale con sede ad Adelaide, ora controlla circa il 30% dei servizi di autobus a Sydney, prevalentemente nell’ovest interno.

L’unica speranza rimasta per le imprese di autobus non gestite da multinazionali è Busways, con sedi a Blacktown e Penrith. Tuttavia, il destino delle piccole imprese locali è incerto, e il progresso spesso sembra portare solo alla fine di un’era per coloro che hanno dedicato la loro vita al trasporto pubblico locale.

Domenica Oliveri, co-direttrice di Interline e nipote del fondatore Giuseppe Oliveri, ha espresso il suo disappunto dichiarando: “Le gare in generale si riducono al costo del servizio. È triste vedere queste multinazionali arrivare e prendere il controllo di attività come la nostra. Ma il progresso può apparire diverso da diverse prospettive.”

Nel 2012, gli Oliveri avevano già affrontato una sfida quando il governo aveva messo in gara parte dei servizi di autobus a Sydney per la prima volta. La Metro-Link della Famiglia Oliveri perse il contratto in quell’occasione per le zone di Liverpool.

Giuseppe Oliveri, testimone della fine di un’impresa gloriosa durata 58 anni, ebbe a dire con amarezza: “Questo è un evento significativo nella storia della nostra famiglia… 58 anni e il governo ti fa uscire in questo modo, non è rispettoso.”

Delle 36 linee di autobus dell’azienda, Oliveri fu costretto a cederne la metà al nuovo operatore. Nel frattempo, il deposito di Metro-Link, su cui la famiglia ha investito 12 milioni di dollari, è stato messo in subaffitto.

Tuttavia, gli esperti riconoscono che la tendenza verso la gara d’appalto competitiva è parte di un processo di consolidamento necessario nel settore. John Lee, ex direttore generale dei Trasporti, ha spiegato: “Questi sono monopoli regionali. Secondo la politica della concorrenza, ha senso mettere questi tipi di contratti sul mercato periodicamente.”

“Gli Oliveri hanno svolto un buon servizio alla comunità, soprattutto nel consolidamento dell’ovest di Sydney. Ma in una città moderna come Sydney… è necessario avere monopoli regionali organizzati in modo da poter gestire una rete di servizi anziché un mosaico di servizi.”

In questa marea di cambiamenti, le piccole imprese locali cercano una via d’uscita mentre le multinazionali mantengono una presa ferma sui servizi di trasporto pubblico di Sydney.

Il futuro della famiglia Oliveri e di tante altre simili rimane avvolto nell’incertezza mentre la città si adatta ai tempi moderni. È un epilogo amaro per una storia di dedizione e servizio degli italiani alla comunità, che ora lascia spazio a nuovi volti nel mondo dei trasporti pubblici a Sydney.

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