Nel turbolento mondo degli influencer, la figura di Chiara Ferragni emerge come simbolo di un’insensata corsa al denaro nell’era digitale, mettendo in luce i problemi profondi che affliggono questo fenomeno contemporaneo. L’obiettivo principale sembra essere “fare soldi per fare soldi per fare soldi,” rivelando una mancanza di prospettive o valori più profondi dietro le azioni degli influencer, sottolineando l’avidità e la mancanza di genuinità nel perseguire il successo finanziario a tutti i costi.
Gli influencer, affermandosi come “amici virtuali,” capitalizzano sulla solitudine dei consumatori offrendo un pacchetto esistenziale che include buoni sentimenti. Tuttavia, emerge la critica di come questo mondo apparentemente perfetto, con le sue famiglie affiatate e battaglie per i diritti civili, spesso si riveli una finzione creata per attirare l’attenzione e guadagnare denaro.
La strumentalizzazione della beneficenza rappresenta un altro lato oscuro, in cui le dichiarazioni di sostegno a progetti di beneficenza celano spesso un interesse personale e un guadagno considerevole per gli influencer. Si mette in evidenza un caso emblematico in cui l’assegno destinato all’influencer risulta notevolmente più elevato rispetto a quanto effettivamente devoluto alla causa benefica annunciata, svelando un lato meno nobile di certe pratiche nell’industria degli influencer.
La domanda profonda che si pose a suo tempo Giorgio Gaber, “Da quando abbiamo smesso di credere nei nostri sogni per affidarli ai piazzisti patinati?” offre una riflessione significativa. Sembrerebbe che, nel perseguire il successo e la notorietà attraverso i social media, la società abbia smarrito il valore dei sogni personali e dell’autenticità, consegnando il controllo delle aspirazioni individuali a figure superficiali e orientate al profitto come gli influencer.
Nella nostra società contemporanea, dobbiamo porre enfasi sull’importanza di mantenere un senso di autenticità e di non perdere di vista i valori più profondi nella ricerca del successo e del riconoscimento sociale. E, nonostante le tentazioni dell’era digitale, dobbiamo preservare la la nostra autenticità e credere nei nostri sogni che potrebbero essere la chiave per una vita più appagante e significativa, al di là delle superfici patinate dell’influenza digitale.
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