Ci si è abituati a credere che di sacerdoti italiani a Sydney ce ne siano pochi. Quando qualcuno mi viene a chiedere se conosco un prete italiano per una Messa, di solito si pensa quasi subito a quelle congregazioni storiche che hanno accompagnato l’emigrazione italiana di massa del dopoguerra.
A Leichhardt ci sono i cappuccini e in zone più periferiche come Mascot, Dee Why e Mount Pritchard troviamo invece gli scalabriniani. Benché gloriose, queste congregazioni non sono più le uniche a dare alla comunità i suoi preti italiani. Così che nel ricco panorama della metropoli si intravedono sacerdoti rappresentativi di singolari realtà.
Partiamo da Greenacre, dove l’amministratore della parrocchia intitolata ai santi Jean Vianney e Tommaso Moro è Don Pasquale Pizzoferro. Padre Pasquale è nato e cresciuto in Italia, originario della Campania. Dopo aver trascorso 12 anni lavorando per una compagnia di trasporti pubblici in Italia, ha tardivamente risposto alla sua vocazione sacerdotale. Realizzando che il suo lavoro precedente era un modo per dilazionare l’impegno totale nella sua vocazione, ha trascorso il 2001 presso il centro vocazionale Neo-Catecumenale a Napoli per discernere la sua chiamata.
Nel gennaio 2003, Padre Pizzoferro è entrato nel Seminario Redemptorist Mater a Pagewood, affrontando anni di formazione pieni di prove e tribolazioni. La sua decisione vocazionale ha portato alla sua ordinazione il 4 agosto 2012 a Sydney, officiata dal Cardinale George Pell. Dopo l’ordinazione, Padre Pizzoferro ha servito in diverse parrocchie a Sydney e ha fatto parte del Comitato del Consiglio per la Remunerazione del Clero.
Oltre al suo ruolo pastorale, Padre Pizzoferro è membro del cammino neocatecumenale e fa parte del comitato del fondo clericale dell’Arcidiocesi di Sydney.
Spostandoci più a nord della metropoli troviamo le parrocchie San Charles Borromeo di Ryde e Lady Queen of Peace di Gladesville, sotto la cura pastorale della Fraternità Missionaria Verbum Dei. Qui svolge il suo ministero Don Daniele Sollazzo. Nativo di Pavia, Padre Daniele è un sacerdote italiano che ha dedicato 16 anni della sua vita come missionario in Russia, affrontando le sfide della rinascita della fede in un contesto post-ateista. Dopo aver studiato in Inghilterra, Spagna e a Roma, è giunto a Sydney nel 2019, rispondendo alla chiamata di prendersi cura della comunità italiana a Ryde e, in particolare, della parrocchia di San Charles Borromeo e Lady Queen of Peace di Gladesville.
Come membro della Congregazione Verbum Dei, padre Daniele si occupa anche degli studenti della Macquarie University, celebrando la messa giornaliera nella cappella dell’università. Da quando è arrivato, ha introdotto la celebrazione mensile della messa in italiano, dimostrando una particolare attenzione alle esigenze linguistiche dei fedeli italiani.
L’ultimo arrivato – si fa per dire – è Don Mirko Integlia, cappellano dall’Australian Catholic University dal 2022 e residente presso la parrocchia San Giuseppe a Enfield. Nel settembre 2021, Don Mirko Integlia, originario di Presenzano, era stato nominato nuovo parroco di Pietramelara, nel casertano, assumendo la guida della Parrocchia di Sant’Agostino. Tuttavia, dopo meno di tre mesi, ha fatto ritorno in Australia, dove nel 2019 aveva già svolto il ruolo di visiting scholar all’Università Cattolica di Sydney e assistente spirituale per la comunità italiana.
Don Mirko Integlia è stato sacerdote responsabile della pastorale universitaria presso la Pontificia Università Lateranense e docente di teologia presso la facoltà di diritto civile. Parlando del suo percorso vocazionale in un’intervista rilasciata a Vox PoPULi Lateranensis, Don Mirko ha affermato di non aver ricevuto una chiamata esplicita, ma di aver scoperto la sua vocazione attraverso eventi straordinari che gli hanno permesso di riconoscere la sua missione di servire il Signore e la comunità.
Ha sottolineato l’importanza di essere contro la staticità e di abbracciare la creatività e il rinnovamento come principi divini. Ha anche evidenziato l’importanza di coinvolgere attivamente i giovani nella vita della Chiesa e della società.
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