Gladys Berejiklian ha presentato ricorso in tribunale contro le conclusioni di un organo di vigilanza sulla corruzione, sostenendo che il suo legame personale con il deputato Daryl Maguire non è corrotto, secondo quanto dichiarato dai suoi avvocati.
Durante l’udienza in tribunale a Sydney, gli avvocati della ex premier del New South Wales hanno difeso l’idea che le relazioni personali dei ministri non dovrebbero automaticamente essere considerate corruzione. Hanno respinto l’accusa di corruzione avanzata dalla Commissione indipendente contro la corruzione del NSW a giugno, secondo la quale Berejiklian avrebbe violato la fiducia pubblica nascondendo la sua relazione con Maguire.
L’avvocato Bret Walker SC, rappresentante di Berejiklian, ha sottolineato che i politici sono esseri umani con legami personali, ma ciò non implica automaticamente condotte corrotte. Ha contestato le conclusioni della commissione, sostenendo che non ci sono prove che la relazione con Maguire abbia influenzato le decisioni della ex premier in merito a finanziamenti multimilionari per associazioni a Wagga Wagga, il suo distretto elettorale.
Walker ha inoltre sostenuto che la Commissione non ha valutato se le proposte di finanziamento avrebbero comunque ottenuto l’approvazione senza il coinvolgimento di Berejiklian con Maguire. Ha criticato l’ICAC per non aver esaminato approfonditamente se le decisioni erano nell’interesse pubblico e ha respinto l’accusa di violazione del dovere da parte di Berejiklian per non aver divulgato pubblicamente la sua relazione con Maguire.
L’avvocato ha anche sollevato dubbi sulla legittimità dell’ex giudice Ruth McColl, nominata vice commissario per l’indagine, sostenendo che non aveva l’autorità per preparare il rapporto dell’ICAC. Ha sottolineato che la nomina di McColl era scaduta nell’ottobre 2022, ma è stata mantenuta come consulente per otto mesi prima della pubblicazione del rapporto, mettendo in dubbio l’autorità dell’ICAC nel giungere alle conclusioni sulla credibilità delle prove presentate da Berejiklian.
L’ICAC ha evitato di raccomandare accuse penali contro la ex premier, citando ostacoli “formidabili” al procedimento giudiziario. L’udienza continua.
Be the first to comment