Girovagando su Facebook mi sono imbattuto nel sito del Consolato Generale d’Italia a Sydney, che promuove la Carta d’Identità Elettronica. “Vi informiamo che presso il Consolato Generale d’Italia a Sydney, è ora possibile richiedere il rilascio della carta d’identità elettronica italiana.” Questo è il mio lucky day?
Onestamente, non so che farmene. Ne ho già una in carta, un po’ sgualcita, ma ancora valida. E poi, a cosa mi serve la carta d’identità in Australia? Vuoi vedere che è un dono del nostro senatore e deputato che, a forza di provarci, ci sono riusciti?
“Per maggiori informazioni sulle modalità di richiesta ed i requisiti necessari, cliccare sul seguente link”. E ho cliccato. Ma non ero registrato. Ho ricliccato e mi sono registrato. Facilissimo. Anche un dinosauro come me ci è riuscito al primo colpo. Devo ammettere che sono rimasto impressionato. Tutti i link funzionano e, in men che non si dica, mi hanno offerto una sfilza di giorni disponibili e l’orario di mia preferenza.
Avrei potuto prendere l’appuntamento in pochi giorni, ma ho voluto scegliere il giorno in cui ho meno impegni per farmi una bella gita in treno in città. Mi sono registrato e ho confermato… poi un messaggio mi informava che andava confermato anche da parte loro. Più che logico. Ma meno logica la mia sorpresa quando, nel giro di poche ore, è arrivata la conferma. Ma dovevo confermare pure io.
Ho cliccato qua e là e ci sono riuscito, anzi mi sono meravigliato di come fosse facile e veloce. Eppure avevo sentito dire di attese bibliche… ma quandomai? È cambiato il manico e ora la manovella gira più veloce, oppure erano solo malelingue che parlavano di mesi se non addirittura anni per un documento in consolato?
Non occorre nemmeno andare dal farmacista a farmi la fototessera Polaroid come ai vecchi tempi, fanno tutto loro. Poi mi faranno pagare qualcosa, ma anche questo mi sembra logico, se vuoi un giochino nuovo devi pur pagare qualcosa. E accettano anche contanti. Bene, sposto il mattone e prendo il malloppo e fra pochi giorni mi vesto a festa e vado a farmi la mia carta d’identità elettronica italiana… sono già emozionato.
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