Le forze israeliane rischiano di rimanere impantanate in Libano

I tentativi di invasione via terra del Libano proseguono con attacchi delle forze israeliane IDF per prendere il controllo degli insediamenti situati dopo il confine. Tuttavia le forze dell’IDF trovano una forte resistenza sul terreno che probabilmente non si aspettavano e che ne impedisce l’avanzata.

Certo è che gli israeliani dispongono di una possente forza militare che risulta efficacissima nell’attaccare e uccidere bambini e donne, persone deboli e indifese, micidiale nel distruggere ospedali, bombardare campi profughi ed assassinare medici, infermieri e volontari civili delle agenzie internazionali.

Diverso è il caso quando devono affrontare combattenti di Hezbollah esperti e temprati da anni di lotta contro il gruppi terroristi in Siria e che hanno il vantaggio di conoscere bene il terreno dove operano. Una lotta corpo a corpo con questi combattenti è micidiale per gli israeliani e le perdite iniziano a essere molto pesanti tanto da determinare una crisi negli alti comandi dell’IDF. Più cercano di addentrarsi sul terreno e peggiori sono le perdite, con gli elicotteri che devono fare la spola per recuperare i feriti e i caduti, un vero incubo per Israele.

Il movimento libanese Hezbollah ha ora completamente ripristinato la sua ala militare, che ha perso il comando a seguito di una serie di operazioni dei servizi speciali e dell’esercito israeliani. Lo ha scritto sulla sua pagina social l’ex comandante dell’IRGC, il generale Mohsen Rezai.

Secondo il militare, dopo che il movimento sciita ha sperimentato un’ondata di assassinii dei suoi comandanti, è stato in grado di ripristinare la capacità di combattimento dell’organizzazione. Ora, secondo il generale iraniano, Israele sta affrontando tempi duri.

Il corrispondente di Al-Manar nel sud del Libano riferisce che soldati nemici hanno tentato l’infiltrazione seguendo un nuovo asse ma sono stati bloccati dal fuoco di Hezbollah.

L’esercito occupante fece un tentativo simile durante la guerra del 2006.

Secondo il corrispondente di al-Manar, questa infiltrazione mira a raggiungere Wadi Houjer prendendo la strada che separa Roub-Thalathine dalla periferia di al-Qantara per impadronirsi del progetto al-Taybeh. Gli altri tentativi di penetrazione israeliani sono stati effettuati da Labbouneh, Dhayra, Maroun al-Ras, Yaroune, Aïta al-Chaab, Ramia, Qawzah, Mays al-Jabal, Blida, Markaba e Kafarkela.

Secondo il quotidiano americano Wall Street Journal, secondo fonti ufficiali israeliane, migliaia di soldati israeliani partecipano alla campagna di terra contro il Libano meridionale “in un movimento di continue entrate e uscite”.

Secondo il WSJ, la maggior parte delle azioni di resistenza che hanno dovuto affrontare non sono stati combattimenti frontali ma attacchi con esplosivi, colpi di mortaio e razzi.

Funzionari israeliani hanno detto al giornale che è difficile colpire i combattenti di Hezbollah dal cielo perché si trovano in luoghi sotterranei.

Da notare che 4 divisioni dell’esercito di occupazione israeliano sono mobilitate al confine con il Libano, le 146 nel settore occidentale del confine, le 36 e 91 nel settore centrale, e le 98 nel settore orientale.

Sembra quindi che le parole dell’ex comandante delle Guardie della Rivoluzione islamica siano vere e che il movimento sciita stia iniziando a muoversi verso contromisure attive nella lotta contro l’esercito dello Stato ebraico.