Una giornata di solidarietà al Club Marconi per la ricerca contro il cancro

Testimonianza di coraggio da parte di Filomena Barillaro nella Sala Michelini. Donna forte, determinata e coraggiosa affetta dal cancro per ben due volte.

di Maria Grazia Storniolo

Lo scorso martedì, la sala Michelini del Club Marconi ha ospitato una giornata toccante e solidale organizzata dalle Lady Auxiliaries, con l’obiettivo di raccogliere fondi per la ricerca contro il cancro. 

Un evento che ha visto la partecipazione di circa 170 persone, unite non solo dal desiderio di contribuire a una causa nobile, ma anche dal bisogno di condividere emozioni, riflessioni e storie di speranza.

Ad aprire l’evento è stata Joan Pellegrino, Presidente delle Lady Auxiliaries, che ha calorosamente dato il benvenuto a tutti i presenti. Con parole sentite, ha ringraziato il comitato delle volontarie per l’impegno nella riuscita della giornata e ha espresso la propria gratitudine al Board del Club Marconi per il sostegno fornito. Un ringraziamento speciale è stato rivolto anche a Maria Sartoretto, che ha preparato i tradizionali frittoli offerti dopo il pranzo, deliziando tutti i partecipanti.

Il momento più commovente della giornata è stato l’intervento di Filomena Barillaro, ospite d’onore dell’evento. Con voce ferma ma emozionata, Filomena ha condiviso con il pubblico la sua esperienza di donna colpita due volte dal cancro: prima al seno, poi alle ovaie. Una testimonianza potente che ha sottolineato l’importanza cruciale della diagnosi precoce.

“Tutto è iniziato con un semplice bowel screening ricevuto dal governo,” ha raccontato. “Da lì sono passata al mammogramma e poi all’ecografia, che ha rivelato un tumore al seno di grado 3. Non avevo sintomi, nessun dolore. È stato un caso fortunato, un colpo di fortuna, che il mio medico abbia insistito anche per l’ecografia: è lì che hanno scoperto il cancro.”

Grazie a un intervento tempestivo e a cure appropriate, Filomena ha potuto affrontare il primo tumore con radioterapia e dieci anni di trattamenti ormonali, evitando la chemioterapia. 

Ma nel 2023 un nuovo colpo: un tumore alle ovaie, anch’esso scoperto in tempo. Dopo un’operazione immediata e un trattamento di chemowash, oggi Filomena è monitorata ogni sei mesi per prevenire eventuali recidive.

“La mia frase guida è sempre la stessa: if you detect it early enough, you live to tell the story. Se lo scopri in tempo, sopravvivi per raccontarlo,” ha detto con determinazione. 

E ha voluto lanciare un messaggio importante, soprattutto alle donne: “Spesso noi donne mettiamo sempre noi stesse all’ultimo posto. Ma è fondamentale prendersi cura della propria salute. Se la mia esperienza oggi può convincere anche una sola donna a farsi controllare, allora tutto questo sarà servito a qualcosa.”

Nel suo intervento, Filomena ha voluto anche sottolineare quanto sia stato importante, in tutto il percorso di malattia, il sostegno della sua famiglia. In particolare, ha ricordato con affetto e riconoscenza il marito Franco: “È stato lui a darmi la forza di parlare oggi. Quando gli ho detto che mi avevano invitata a testimoniare, ha risposto: ‘Se oggi con le tue parole riesci a salvare anche solo una vita, sarà più utile di qualsiasi medicina inventata fra vent’anni’.”

La giornata si è conclusa con una lotteria benefica a sostegno della ricerca, mentre i sorrisi e gli abbracci tra i presenti testimoniavano il successo di un’iniziativa che ha saputo unire gusto, solidarietà e consapevolezza.

Grazie all’impegno delle Lady Auxiliaries, al supporto del Club Marconi e alla voce coraggiosa di Filomena Barillaro, questo evento si è trasformato in una vera e propria celebrazione della vita, del coraggio e della prevenzione. 

Un messaggio forte e chiaro: il cancro si può combattere, e insieme, anche con un semplice gesto, possiamo fare la differenza.