Futuro digitale per le sedi di esame CILS

La digitalizzazione della somministrazione degli esami CILS (Certificazione di Italiano come Lingua Straniera) rappresenta una vera e propria rivoluzione nel campo della certificazione linguistica. Questo processo di trasformazione ha portato competenza, rigore e tecnologia all’avanguardia in un sistema tradizionalmente basato su metodi cartacei e procedure manuali.

Fino a pochi anni fa, la gestione degli esami CILS si basava su un sistema cartaceo complesso, che implicava numerose criticità legate alla distribuzione, conservazione e correzione dei materiali. L’organizzazione logistica era particolarmente articolata, soprattutto per le sedi estere, dove ritardi, rischi di smarrimenti e problemi nella comunicazione potevano compromettere efficacia e tempestività del processo.

Con la digitalizzazione, ogni fase dell’esame – dalla preparazione, alla somministrazione, fino alla valutazione – è ora gestita con strumenti digitali sofisticati che garantiscono precisione e trasparenza. Un ruolo chiave è ricoperto dalla piattaforma DOME, frutto di una sviluppata collaborazione tra il Dipartimento CILS e Datlas Group, società specializzata in soluzioni tecnologiche per la dematerializzazione e innovazione digitale.

DOME è una piattaforma cloud-native ideata per centralizzare e digitalizzare il ciclo completo degli esami CILS. Attraverso un’interfaccia intuitiva, somministratori e valutatori possono caricare, monitorare e correggere le prove in tempo reale con la massima sicurezza. Questo sistema consente inoltre la registrazione digitale delle prove orali, garantendo la conservazione tracciabile dei materiali e la protezione dei dati personali secondo i più rigorosi standard di sicurezza informatica.

Un altro aspetto innovativo è la conversione digitale dei materiali storici e delle prove su supporto cartaceo o analogico, integrata con un sistema di lettura ottica e verifica automatizzata per velocizzare e standardizzare il processo di correzione, aumentandone così l’affidabilità.

L’adozione di questa digitalizzazione ha prodotto risultati concreti e sostanziali. Il processo è stato completamente dematerializzato, eliminando la necessità di gestire fisicamente documenti cartacei, riducendo così i rischi di perdita o manomissione. Inoltre, i tempi di svolgimento e correzione degli esami si sono significativamente ridotti, con un aumento sensibile dell’efficienza operativa.

Dal punto di vista della tracciabilità, ogni passaggio è ora monitorato in modo dettagliato, dalla somministrazione alla valutazione, consentendo una trasparenza totale e una sicurezza senza precedenti. Questo sistema digitale oggi gestisce annualmente oltre 50.000 prove, confermando l’elevata affidabilità e scalabilità delle soluzioni implementate.

Uno degli ambiti in cui questa innovazione si è rivelata particolarmente significativa è quello delle sedi estere particolarmente distanti dall’Italia, come l’Australia. Prima della digitalizzazione, questi centri dovevano confrontarsi con ritardi importanti causati dal trasporto fisico dei materiali, difficoltà di comunicazione e complessità logistiche che rischiavano di compromettere l’efficacia e la tempestività della certificazione.

Con l’introduzione della piattaforma DOME e la completa digitalizzazione del processo, è stato possibile superare queste barriere geografiche. Le prove possono essere distribuite rapidamente e in maniera sicura, le registrazioni orali archiviate e valutate in remoto, e le correzioni effettuate senza più la necessità di lunghe attese. Questo ha garantito un livello di qualità e trasparenza pari alle sedi italiane, favorendo la partecipazione di un pubblico più ampio e garantendo un’equità di accesso che fino a poco tempo fa era impensabile.

La trasformazione digitale non si limita agli strumenti tecnologici: il Dipartimento CILS ha dedicato grande attenzione alla formazione dei somministratori e degli operatori coinvolti. Questi professionisti sono stati preparati per utilizzare efficacemente le nuove soluzioni digitali, assicurando la corretta raccolta dei dati, la verifica rigorosa dell’identità dei candidati, e la gestione digitale di firme e assenze. 

Tutto ciò contribuisce a ridurre gli errori manuali e a garantire la massima trasparenza e correttezza del processo esaminativo.