È morto a Roma all’età di 81 anni il Cardinale George Pell

Il Cardinale George Pell, Prefetto emerito della Segreteria per l’Economia e Arcivescovo emerito di Sydney e Melbourne, è morto oggi a Roma.

Il Vaticano ha confermato che il cardinale George Pell è deceduto per complicazioni dovute a un intervento chirurgico all’anca. Pell è morto a Roma. Il cardinale, al termine di un intervento ben riuscito di sostituzione dell’anca avrebbe discusso con i medici, prima di andare in arresto cardiaco, secondo il suo segretario personale, padre Joseph Hamilton, che ha aggiunto di essere in attesa dell’autopsia.

Il cardinale soffriva da tempo di problemi cardiaci e nel 2010 gli era stato impiantato un pacemaker. Pochi giorni fa aveva partecipato ai funerali di Papa Benedetto XVI.

Pell aveva 81 anni: era nato a Ballarat (Australia) l’8 giugno 1941. Dopo aver studiato presso la Pontificia Università Urbaniana di Roma, il 16 dicembre 1966 viene ordinato sacerdote. Dopo essersi specializzato in teologia, studia a Oxford laureandosi in storia della Chiesa.

Dal 1971 lavora in alcune parrocchie della sua diocesi natale. Dal 1985 al 1987 è rettore del seminario Corpus Christi. Il 30 marzo 1987 Giovanni Paolo II lo elegge vescovo titolare di Scala ed ausiliare di Melbourne e nel 1996 viene promosso Arcivescovo metropolita di Melbourne.

Nel 2001 diventa Arcivescovo metropolita di Sydney e due anni dopo viene creato Cardinale di Santa Romana Chiesa, del titolo di Santa Maria Domenica Mazzarello.

L’Arcivescovo di Sydney, Monsignor Anthony Fisher OP, ha confermato l’avvenuto decesso con un breve messaggio su social media. “È con profonda tristezza che posso confermare Sua Eminenza, il Cardinale George Pell, è scomparso a Roma nelle prime ore di questa mattina. Questa notizia è un grande shock per tutti noi. Per favore pregate per il riposo dell’anima del Cardinale Pell, per il conforto e la consolazione per la sua famiglia e per tutti coloro che lo hanno amato e si sentono addolorati in questo momento.”

Il Cardinale Pell ha preso parte ai conclavi del 2005 e del 2013. Il 13 aprile 2013 Papa Francesco lo nomina membro del Consiglio dei cardinali per la riforma della Curia Romana e il 24 febbraio successiva diventa Prefetto della Segreteria per l’Economia. Lascia i due incarichi rispettivamente nel dicembre 2018 e nel febbraio 2019.

Il 29 giugno 2017 viene rinviato a giudizio per abusi su minori e torna in Australia per farsi processare. Il porporato in primo grado viene condannato a 6 anni di reclusione e rinchiuso in carcere. Ma il 7 aprile 2020 viene prosciolto da ogni accusa e contestualmente rilasciato.

Fa ritorno in Vaticano – dopo oltre un anno di carcere – all’inizio dell’autunno 2020. Solo pochi giorni fa aveva concelebrato alle esequie del Papa emerito Benedetto XVI.

Stimato e ammirato anche dai suoi oppositori, il gesuita Padre Frank Brennan, avversario da un punto di vista teologico, giurista e attento conoscitore delle vicende giudiziarie del cardinale ha definito Pell “un cristiano capace di trovare grazia in mezzo alle avversità e all’ingiustizia.”

Il primo ministro Anthony Albanese ha affermato che il Dipartimento degli affari esteri e del commercio australiano sta contribuendo a garantire che la salma del Cardinale Pell venga riportata in Australia, dove è previsto un rito funebre presso la cattedrale di St Mary a Sydney, dopo una cerimonia simile in Vaticano. “Per molte persone, in particolare di fede cattolica, questo sarà un giorno difficile ed esprimo le mie condoglianze a tutti coloro che sono in lutto oggi”, ha affermato Albanese. Pell sarà seppellito nella cripta della St Mary’s Cathedral a Sydney.

Parole di cordoglio e apprezzamento sono giunte anche dall’Associazione degli Studenti Cattolici Australiani (ACSA). “ACSA piange con profondo dolore la scomparsa del suo patron e amico di lunga data, il cardinale George Pell. Sua Eminenza ha promosso l’ACSA come una delle tante opere che predicano il Vangelo nei campus universitari.”

“Alla sua opera instancabile e disinteressata – ha aggiunto il portavoce dell’ACSA – si deve in gran parte l’impennata delle vocazioni, della pratica religiosa (in particolare tra i giovani) e del sapere catechetico. Abbiamo con lui un debito che non possiamo ripagare, tuttavia chiediamo a tutti i membri, amici ed ex allievi di offrire suffragi per la sua anima. Possa il Signore che ha servito così bene essere per Lui un misericordioso salvatore. Riposi in pace.”

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