Presidente Comites Sydney umilia pubblicamente membro del CGIE

Il poco rispetto per la Costituzione da parte di Luigi Di Martino, segretario PD e presidente Comites di Sydney, già era noto, ma arrivare ad umiliare il rappresentante per l’Australia al CGIE, Franco Papandrea, è stato il colmo dell’arroganza.

Durante una seduta via Zoom, più volte il rappresentante CGIE è stato zittito, fino a togliergli il microfono per impedirgli di esprimere un suo parere.

Una presa di posizione da dittatore, perpetrata da uno che si crede al di sopra della legge, della Costituzione e delle autorità locali.

Il membro del CGIE Papandrea, si era limitato ad illustrare la legge per i contributi all’editoria italiana all’estero. Un riluttante Di Martino ha contestato la richiesta di fornire una motivazione. “Va bene, no, io sento… – ha balbettato il presidente Di Martino – non ho letto da nessuna parte che il parere deve essere motivato nel senso che io… il parere da da parte della legge non l’ho mai visto”.

Alle insistenze del membro del CGIE, Di Martino ha aggiunto a titolo personale, che il suoi voto contrario è stato motivato dalla mancanza di “contributo che il giornale dedica alla promozione del Sistema Italia all’estero. In particolare al Consolato, e alle istituzioni, incluso il Comites”.

Premesso che il Comites non fa parte del Sistema Italia, la nostra testata ha sempre pubblicato i comunicati stampa pervenuti. Dal Consolato di Sydney non è mai pervenuto nessun comunicato, anzi rispediscono il giornale al mittente. Stessa cosa da parte del Comites che sembra scimmiottare ciò che fa il Consolato: non inviare comunicati e rispedire al mittente il giornale.

Infine il rappresentante CGIE Papandrea, dopo essere stato aggredito verbalmente da due consiglieri che sbraitavano contemporaneamente, si è visto togliere l’audio dal presidente Di Martino e inconsapevolmente ha continuato ha parlare senza poter essere ascoltato. Una scena di uno squallore immenso, un atto di estrema arroganza.

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