Non ci vuole molto per capire che, culturalmente e associativamente, Canberra batte Sydney. In breve tempo, da quando pubblichiamo la pagina di Canberra, mi sono reso conto che la “Capitale” organizza molti più eventi culturali che non Sydney, ma soprattutto che dispone di un Centro Culturale dove rappresentarli.
Sydney avrebbe dovuto avere un Centro Culturale, ma di fatto non lo ha mai avuto. Il Forum Cultural Centre, da quando fu aperto superando innumerevoli peripezie di viaggio, veniva messo a disposizione solo su pagamento di un cospicuo affitto. Quindi non per tutti. Dopo il fallimento, nonostante tutte le promesse, divenne un Centro privato, affittato ad una compagnia di Attori e raramente usato per la Comunità.
Ora l’ha comprato una compagnia di sviluppi edilizi, quindi c’è da credere che d’italiano non resterà nemmeno il nome. Una scusante, potrebbe essere, che tra tutti i “costruttori della comunità locale” non ci sia nessuno interessato alla cultura. Al massimo si limitano al campanilismo regionale. Bravissimi a raccogliere soldi per la chiesa, per le varie malattie che affliggono il genere umano, ma per la cultura: zero.
A Canberra invece, il Centro Italiano è casa della Dante Alighieri, del Comites e del Patronato Inas Cisl. Tutte attività italiane che spesso e volentieri organizzano eventi, incontri e manifestazioni. Proprio nella maniera in cui un Centro Culturale dovrebbe funzionare.
Ma noi a Sydney siamo troppo furbi, vogliamo sempre fregare il prossimo e ognuno pensa solo a se stesso e alla sua associazione “caritatevole”. Per chi la carità? Non certo per la cultura! Molti hanno beneficiato di quel pezzo di terra regalatoci dal Governo, altri hanno fatto carriera cercando di gestirlo, ma la comunità ha perso l’ennesima battaglia oltre al Centro Culturale.
Siamo arrivati al punto che conviene organizzare un evento a Canberra, noleggiare un Autobus da Sydney per trasportare gli spettatori… Partenza all’alba, visita alla città, pranzo, giretto per Canberra, spettacolo al Centro Culturale e per mezzanotte siamo a casa. Quasi quasi…
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