14 anni fa il terremoto dell’Aquila. Furono raccolti 4 milioni

Sono passati 14 anni dal devastante terremoto dell’Aquila. Nella notte tra il 5 e il 6 aprile del 2009 una scossa di magnitudo 6.2 svegliò la città, distruggendone buona parte e causando 309 morti. A distanza di tanti anni L’Aquila inizia a ritrovare il suo antico splendore con le vie principali del centro storico in buona parte ricostruite e tornate ad animarsi grazie allo sforzo dei tanti commercianti che hanno deciso di scommettere ancora sulla loro città.

Ma tanto c’è ancora da fare. Nelle frazioni e in periferia la situazione è ben diversa, molti sono i paesi dove la ricostruzione procede a rilento, con gli abitanti costretti ancora a vivere nei progetti case costruiti all’indomani del sisma.

In occasione dell’anniversario del tragico evento ieri la premier Giorgia Meloni, insieme al presidente del Senato Ignazio La Russa, si è recata nel capoluogo abruzzese per le celebrazioni in ricordo delle vittime del terremoto: “L’Aquila è una città sempre molto orgogliosa e resiliente, prima di lamentarsi offre l’esempio. È una città da cui c’è molto da imparare”, ha dichiarato arrivando in città.

In occasione dell’anniversario del terremoto de L’Aquila, il Presidente della Repubblica, Sergio Mattarella, ha indossato il “fiore della memoria”, il simbolo che ricorda le vittime del 6 aprile 2009, inviatogli dal sindaco dell’Aquila Pierluigi Biondi. Tante belle parole si sono sprecate per l’anniversario del terremoto dell’Aquila, mentre i soldi raccolti dagli italiani d’Australia sono ancora in banca da qualche parte… almeno voglio sperare che ancora ci siano, visto che a L’Aquila non ci sono arrivati…

Ormai mi sono stancato di chiedere e scrivere, nessuno risponde, nessuno sa niente oppure non vuole dire niente. Perché questi soldi, o quelli che sono rimasti, considerato che ogni tanto ne sparisce una fetta, non vengono inviati ai destinatari per cui furono raccolti? Questo sarebbe un compito per il Comites di Melbourne? dell’Ambasciata? del Consolato? A me non rispondono, ma a voi non possono negarlo.

Be the first to comment

Leave a Reply

Your email address will not be published.


*