In occasione del 67° anniversario del Club Marconi, iconico fulcro della comunità italiana in Australia, Allora! rende omaggio alla sua ricca storia e ai progetti per il futuro.
L’idea del Club Marconi nacque prima della Seconda guerra mondiale come risposta al bisogno crescente degli italiani di un luogo di ritrovo sociale nella zona di Fairfield, Sydney. Nel 1956, grazie all’iniziativa di Provino Sartor, Ruben Sartor e Lorenzo Zamprogno, il progetto prese forma concreta con visite a club esistenti e la raccolta di fondi.
La prima riunione ufficiale avvenne il 31 luglio 1956 con una decina di promotori, che posero le basi legali e decisero la sede a Bossley Park, su un terreno offerto dai fratelli Sartor. Dopo una raccolta fondi di successo e il sostegno della comunità, il Club Marconi fu inaugurato ufficialmente il 2 agosto 1958 dal Console Sebastiani con una spesa totale di 120.000 dollari.
Nel tempo, il club si è notevolmente ampliato, introducendo nuove strutture sportive e ricreative e diventando un punto di riferimento non solo per gli italiani, ma per diverse comunità di Sydney. Oggi, con più di 45.000 membri, il Club Marconi si estende su 31 acri di parco e campi sportivi, unendo tradizione italiana, inclusività e innovazione in uno spazio dinamico e accogliente per tutte le generazioni.
Nel 1956, un gruppo di italiani lungimiranti di Bossley Park, New South Wales, sentì l’urgenza di creare un luogo di ritrovo per la comunità italiana locale. Tra i promotori c’erano figure di rilievo come i fratelli Provino e Ruben Sartor, Davino Zardo, Angelo e Antonio Pessotto, Andrea Zulian, Felice Zardo, Eustacchio Del Pin, Sebastiano Crestani, Nino Zamprogno e Rino Bagatella. Il terreno per il club, situato all’incrocio tra Middle Road (poi rinominata Marconi Road) e Prairie Vale Road, fu offerto dai fratelli Sartor per 6.900 dollari senza interessi.
Il primo incontro generale avvenne il 21 novembre 1956 nella baracca di Sebastiano Crestani a Horsley Park, con la partecipazione di circa 300 membri. La costruzione del club fu affidata ai costruttori Lorenzo Zamprogno, Argo Benedetti e Gisberto Benedetti, con un costo iniziale di 120.000 dollari. La prima parte del club fu ufficialmente inaugurata il 2 agosto 1958 dal Console italiano Sebastiani, alla presenza di rappresentanti istituzionali locali e australiani, mentre la seconda parte fu completata e inaugurata il 24 novembre 1962.
Il nome “Club Marconi” fu suggerito da Oscar Michelini durante il secondo incontro del comitato provvisorio nel settembre 1956, in onore di Guglielmo Marconi, inventore della radio senza fili e figura capace di unire simbolicamente italiani e australiani. Nel gennaio 1959, il governo italiano donò un busto di Marconi che si trova tuttora nell’atrio del club.
L’emblema del club, disegnato dall’artista Guido Zuliani, rappresenta un globo, una torre radio e un boomerang con i colori italiani, simboleggiando il legame tra Italia, Australia e il mondo.
Dopo l’iniziale costruzione, nel 1959 fu pianificata un’espansione edilizia: i soci raccolsero fondi personali dopo il rifiuto di un prestito bancario, impegnandosi a donare 90.000 dollari. Nel 1962 la seconda sezione fu completata, accompagnata dall’acquisto di terreni per un’area picnic e un’estensione verso Marconi Road. Questi sviluppi testimoniano la solidarietà e la crescita costante del Club Marconi, che è diventato un punto di riferimento culturale e sociale nella comunità italiana e oltre.

Nel 1962, l’Auxiliary Femminile del Club Marconi nacque per coinvolgere maggiormente le famiglie e offrire eventi dedicati alle donne, che fino ad allora avevano un ruolo marginale nelle attività del club, prevalentemente maschili e orientate a sport come bocce e biliardo o a giochi d’azzardo, non accessibili alle mogli.
Le donne infatti non partecipavano a queste attività e, come osservato da Vicki Fontana, per molte di loro le serate femminili erano gli unici momenti sociali fuori dal contesto familiare.
Il primo comitato dell’Auxiliary fu eletto il 9 dicembre 1962 con Bruna Bagatella come presidente, insieme a Giustina Zamprogno, M. Beninati, Emma Baseggio e Nancy Berton negli altri ruoli. Da allora, l’Auxiliary Femminile ha avuto un ruolo fondamentale nell’organizzazione di eventi per tutte le età e per tutta la famiglia, come il picnic di Pasqua, le celebrazioni della Festa della Mamma e del Papà, la Melbourne Cup e il Gala Annuale con le Debuttanti.
Importante è stato anche il riconoscimento del diritto di piena appartenenza alle donne, deciso già nel 1956, cosa che rese il Club Marconi uno dei primi club dell’epoca a concedere pari diritti alle donne rispetto agli uomini, un fatto che ha inciso profondamente sulla crescita e sull’evoluzione del club.
Figure di spicco come Vicki Fontana, presidente per 32 anni, e Joan Pellegrino, che ha ampliato le attività solidali e comunitarie, rappresentano l’impegno femminile nel mantenere vivo lo spirito di solidarietà e inclusione della comunità italo-australiana dentro e fuori il Club Marconi. L’Auxiliary rimane tuttora un pilastro vitale della vita sociale e culturale del club.

Negli anni ’60, il Club Marconi costituì rapidamente una squadra senior che raggiunse la Division One della Amateur League, attrarre giocatori europei di talento come Klaus Okon, Les Scheinflug, Rale Rasic, Paul Pols e Hans Van Kwewegen.
Negli anni ’70, il Marconi fu ammesso nella NSW State League, la massima competizione calcistica dello stato, e si affermò come una delle squadre più forti d’Australia. Molti loro giocatori furono selezionati per la nazionale australiana, tra cui Peter Sharpe, Gary Byrne, Ernie Campbell e Jim Rooney. Nel 1977, il Marconi fu tra i club fondatori della prima National Soccer League (NSL) australiana.
Nonostante non avesse vinto trofei nella stagione inaugurale della NSL, il club dimostrò presto la sua forza e vinse il primo titolo nazionale nel 1979 con l’allenatore Les Scheinflug, terminando davanti al Fitzroy. Negli anni ’80 affrontò un periodo difficile a causa di infortuni e invecchiamento della squadra, ma dal 1984 al 1991 il Marconi non scese mai sotto il quarto posto in classifica.
Il culmine arrivò negli anni 1988 e 1989, quando il club vinse due titoli consecutivi della NSL. La scelta di nominare Berti Mariani, ex giocatore e allenatore del club, si rivelò vincente. Nel 1988 il Marconi vinse una finale epica contro Sydney Croatia davanti a 26.000 spettatori e nel 1989 conquistò il titolo di Minor Premiers con un margine di sei punti, confermandosi una potenza del calcio australiano.
La squadra dei Marconi Stallions continua a essere protagonista nel calcio australiano, partecipando attivamente alla NSW National Premier Leagues (NPL). Nel 2024, i Marconi Stallions hanno raggiunto un risultato storico diventando campioni della NPL Men’s NSW, la loro prima vittoria al campionato di massima divisione in 12 anni.

La Festa della Repubblica Italiana rappresenta una delle celebrazioni annuali più importanti per esaltare l’identità culturale del Club. La prima edizione si è svolta nel 2005, per onorare il referendum del 2 giugno 1946 che sancì la nascita della Repubblica Italiana.
Questa giornata speciale si apre con una Messa mattutina, seguita da discorsi ufficiali di personalità di rilievo. Durante tutta la festa si susseguono spettacoli dal vivo di diversi generi musicali, artisti di strada e acrobati, offrendo intrattenimento per tutte le età. Oltre 70 bancarelle distribuite tra il campo da calcio e l’area dedicata ai picnic propongono cibo tradizionale, bevande e artigianato tipico.
L’evento richiama circa 30.000 visitatori che si immergono in un’atmosfera all’insegna della convivialità e della cultura italiana. I più piccoli possono divertirsi con giostre, castelli gonfiabili e altre attrazioni pensate per loro. La musica e i balli animano continuamente l’intera giornata, creando un clima festoso e accogliente.
La Festa della Repubblica è uno dei momenti principali organizzati al Club e da numerosi volontari che, da anni, contribuiscono con dedizione a rendere questa manifestazione un appuntamento tradizionale amatissimo dalla comunità. La serata si conclude con un magnifico spettacolo pirotecnico, lasciando un ricordo indelebile di gioia e unità.
Il picnic della Festa delle Castagne e del Vino al Club Marconi è una tradizione molto amata che richiama ogni anno migliaia di persone da tutta Sydney. La prima edizione ha visto la distribuzione di oltre 800 chilogrammi di castagne, selezionate con cura da coltivatori italiani dei Dandenongs, Victoria, e da altre regioni. L’evento si svolge nel parco del club, gremito da oltre 3.000 partecipanti che attendono pazientemente in lunghe file per gustare le castagne appena arrostite.
La tostatura avviene in due modi tradizionali: con moderni tostapane elettrici e con i classici “padelloni” italiani, grandi padelle usate alla vecchia maniera, offrendo un’esperienza autentica. Dopo una pausa dovuta alla pandemia di COVID-19, la festa è tornata con rinnovato vigore, attirando un numero eccezionale di visitatori, in particolare giovani famiglie.
Decine di volontari dedicano un’intera giornata all’arrostimento delle castagne, sotto la guida esperta del ‘Capitano’ Luigi Volpato e Joan Pellegrino. Nell’ultima edizione, il quantitativo di castagne distribuite ha raggiunto un record di 1,5 tonnellate.
L’atmosfera è resa ancora più festosa dalle tradizionali decorazioni italiane e dalle specialità culinarie come pan di zenzero, panini con porchetta e rotolini di salsiccia italiana. La festa include anche gare di tarantella e musica dal vivo, creando così un evento di forte richiamo culturale e sociale che celebra lo spirito italiano all’interno della comunità di Sydney.
Club Marconi, situato su 31 acri a Bossley Park nella parte ovest di Sydney, è un simbolo eccellente della cultura italiana in Australia. Rimane radicato nelle tradizioni italiane, grazie anche a un Board of Directors composto interamente da persone di origine italiana. Questa leadership assicura che “i valori, le tradizioni e la cultura italiana” siano al centro delle decisioni del club, mantenendo un forte legame con le radici storiche.
Joan Pellegrino, presidente dell’Auxiliary Femminile, racconta con passione il suo legame con il Marconi: “Sono socia del Club Marconi da moltissimi anni. Amo questo club … Dobbiamo mantenere il nostro patrimonio, la nostra identità, la nostra cultura e anche abbracciare altre culture.” Per il futuro, sogna un luogo che sia “grande e accogliente, dove divertirsi … specialmente per coloro che sono anziani”. Sottolinea inoltre come “lo sport … porta i giovani a giocare, e soprattutto il calcio … è fantastico.”
Luciano Crema, storico membro del Comitato, osserva che “non è più il tempo di mettere barbieri come me alla guida del club; oggi è necessario coinvolgere professionisti” e si dice ottimista perché “le persone coinvolte oggi sono competenti e possono portare avanti il Club Marconi con successo.”
Tony Noiosi, membro dal 1969, ricorda con orgoglio gli inizi più umili: “Nel 1969, il club non era come lo è oggi, … era un club di campagna.” Ha sottolineato l’importanza di “mantenere viva la nostra cultura, che è alla base del Marconi” ed esprime fiducia sul futuro, affermando che “il club continuerà a prosperare grazie alle nuove generazioni.” Lui auspica che il Marconi rimanga “un orgoglio per l’Italia e per gli italiani” e continui a coinvolgere “tutti, anche i più giovani,” nella sua lunga storia e nella sua ricca vita comunitaria.
L’anno scorso sono iniziati i lavori di ampliamento del Club Marconi, con un ambizioso progetto di espansione dedicato a Food & Beverage ispirato al patrimonio mediterraneo, che trasformerà il club in un nuovo polo di ritrovo per cocktail, incontri e socialità a Western Sydney. Il percorso gastronomico inizia con un elegante caffè italiano per colazioni classiche, prosegue con dolci freschi, panini e gelati, e si evolve in una cucina commerciale dotata di moderni forni a legna italiani per pizze di alta qualità.
Tra le nuove aree aperte spiccano la Michelini’s Room, uno spazio caratterizzato da archi classici per eventi e balli, il Card Room, dedicato ai tradizionali giochi di carte italiani, e la Sports Lounge, con schermi LED all’avanguardia.
Completa l’ampliamento il raffinato Cocktail Lounge e l’imponente Pavilion, un’area ispirata a una piazza italiana per intrattenimenti dal vivo e un’atmosfera da oasi, per offrire agli oltre 45.000 soci un’esperienza capace di mantenere salda l’identità italiana.
