Allora! si associa alla FUSIE: “Segnale di vitalità”

Dopo l’avvenuta iscrizione alla FILE – Federazione Italiana Liberi Editori, la redazione del settimanale periodico Allora! ha deliberato la domanda di adesione alla FUSIE – Federazione Unitaria della Stampa Italiana all’Estero. La FUSIE, presieduta da Giangi Cretti e diretta da Giuseppe Della Noce è stata fondata nel 1982 a Roma come “Associazione della stampa italiana all’estero e della stampa italiana di emigrazione con prevalente diffusione all’estero”.

È il principale organo di rappresentanza delle testate in lingua italiana edite all’estero e per l’estero, incluso quotidiani, settimanali e periodici che offrono un’ampia diffusione tra le comunità italiane nel mondo e si rivolgono ai circa 6 milioni di cittadini italiani residenti all’estero oltre che ai circa 70 milioni di italiani oriundi e discendenti. Durante la mensile riunione di redazione, il caporedattore di Allora! Franco Baldi ha ritenuto opportuna la proposta di aderire alla FUSIE in un più ampio rapporto di collaborazione della testata con il sistema dell’editoria.

“Come testata, che in uno stile direi unico e pluralista in Australia, fa parlare di sé, di come vede le esigenze della realtà degli italiani in questa parte del mondo e soprattutto da spazio a tutte le voci e le iniziative della comunità, dobbiamo tessere rapporti con le associazioni di categoria per dare forza alla stampa italiana all’estero e dialogare con le altre testate multiculturali locali.

Dobbiamo anche noi contribuire a dare alla stampa libera un futuro e il rispetto che merita.” La FUSIE è impegnata a promuovere presso gli organi di governo particolari interventi normativi mirati come, ad esempio, la ricostituzione della Commissione per i contributi alla stampa italiana all’estero, il coinvolgimento della stampa italiana all’estero nelle campagne di comunicazione istituzionale del Governo Italiano, nonché l’impiego della stampa come strumento di promozione del Made in Italy.

“L’adesione di Allora! alla FUSIE – ha aggiunto Baldi – vuole contribuire a portare direttamente all’attenzione agli organi istituzionali italiani le problematiche legate alla stampa italiana all’estero e, come ha ricordato la Corte Costituzionale, riuscire a garantire quel diritto all’informazione e il massimo di pluralismo esterno, al fine di soddisfare, attraverso una pluralità di voci concorrenti, il diritto del cittadino residente all’estero all’informazione.”

Ad oggi, i quotidiani all’estero sono cinque: due in America del Nord, due in quella del Sud e uno in Europa, in Croazia. I periodici, perlomeno quelli riconosciuti formalmente dal Dipartimento per l’informazione e l’editoria della Presidenza del Consiglio dei Ministri, sono oggi un’ottantina.

Una quindicina editi in Italia e diffusi prevalentemente all’estero, i restanti editi e diffusi all’estero. In una recente intervista a ItaliaChiamaItalia, il Presidente della FUSIE Cretti aveva parlato di una “situazione di precarietà in cui si trova buona parte sia delle testate”, citando l’esempio di trasformazione in Svizzera del Corriere degli Italiani che dopo 60 anni di attività ha cambiato denominazione in Corriere dell’Italianità, “ in modo globale, affrontando tematiche universali.”

In questo contesto, la crescente presenza di Allora! rappresenta una tendenza che già riscuote un crescente successo a livello internazionale. “È un piacere constatare che, in una fase in cui le testate italiane all’estero si trovano in grossa difficoltà, vi siano esperienze come la vostra che lanciano segnali di vitalità,” ha affermato Giangi Cretti in un messaggio rivolto alla redazione del periodico.

La FUSIE ha un proprio rappresentante nel CGIE; esprimeva un membro nella Commissione per i contributi alla Stampa italiana all’estero presso la Presidenza del Consiglio dei Ministri e rimane l’organizzazione referente istituzionale per le problematiche riguardanti l’informazione italiana all’estero.

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