Alpini: Poche chiacchiere e molti fatti

Partito il secondo camion pieno di doni raccolti dalla comunità italiana per gli alluvionati di Lismore.

Venerdì 22 di aprile 2022, nonostante la leggera pioggia, gli Alpini hanno caricando il secondo camion in partenza per Lismore. Ben 4 tonnellate e mezzo di donazioni ricevute dalle comunità italiane di Sydney e Wollongong.

I lavori di carico delle 4 tonnellate di generosità per Lismore, sono stati coordinati dal Presidente Giuseppe Querin con l’aiuto del figlio Steve, Marco Simoni e Tony Madau. 

Alla guida del camion il trevisano Gino Tesolin che, con partenza alle 3 di notte onde evitare traffico e contrattempi, arriverà, se tutto va bene, alle 11 di sabato mattina.

Ad attendere il carico a Lismore c’è l’Alpino Giovanni Foltran, uno dei tanti italiani che nell’alluvione hanno perso tutto.

Secondo le ultime notizie, sta ancora piovendo a Lismore e non ha nessuna intenzione di smettere. Con questo secondo carico si porterà qualche sollievo a questa popolazione così duramente provata. E gli Alpini non hanno intenzione di arrendersi per “quattro gocce d’acqua” come fa sapere Querin: “La raccolta continua e continuerà e non ci sono limiti ai viaggi del camion che dovremmo organizzare in futuro. Abbiamo anche organizzato la ‘Festa della Mamma’ dove cercheremo anche di raccogliere finanziamenti, sia per le spese del viaggio che per altri aiuti dove fossero necessari”.

Intento a isolare il carico con la plastica protettiva, Marco Simoni si dichiara soddisfatto di questa prima raccolta: “Portiamo il massimo carico consentito di 4 tonnellate e mezzo. Abbiamo raccolto attrezzi da lavoro, suppellettili per la cucina, vestiti… tantissimi indumenti e tantissime coperte, lenzuola e biancheria. Abbiamo anche giochi per bambini, libri e DVD in italiano; un po’ di tutto. Quello che le persone hanno voluto donare e tutto nuovo o in buone condizioni.

Noi abbiamo accettato tutto, perché serve tutto per far ciò che gli italiani di Lismore possano ricominciare”.

Donazioni sono state effettuate anche dagli italiani di Wollongong e fatte pervenire grazie a Luca Ferrari, vice console onorario per l’Illawarra.

Anche il Presidente Querin si dichiara soddisfatto: “Un sacco di gente ha risposto al nostro appello donando tantissime cose. La nostra comunità, ancora una volta, ha dimostrato d’avere veramente un cuore, particolarmente nei momenti del bisogno”.

È ormai risaputo che gli Alpini, quando c’è qualcuno in difficoltà, sono gli i primi a muoversi e con il loro esempio hanno spronato il resto della comunità a fare qualcosa, senza tanti discorsi e proclami. 

“Faremo ancora altri viaggi – ha specificato Simoni – con tavoli, sedie e mobili di ogni tipo; tutte cose grosse che necessitano un cargo speciale. Oggi portiamo su beni di prima necessità, ma tra un mese saremo in grado di fare un altro viaggio”.

“Oggi portiamo su tutta questa roba – ha continuato la conversazione Querin – e domani arriverà. Saranno loro a decidere a chi andranno gli aiuti. Ci sarà Giovanni Foltran con altre persone che scaricheranno il camion e, senza perdere tempo, faranno arrivare a destinazione gli aiuti. Non servono proclami per far sentire la gente umiliata dal dover chiedere. Gli abitanti di Lismore si conoscono tutti e saranno loro stessi che distribuiranno ciò che serve a chi più ne ha bisogno”.

Ovviamente ha ragione il Presidente degli Alpini: non si aiuta la popolazione mettendo la roba raccolta nei magazzini e lasciando le donazioni in Banca.

La gente ha veramente bisogno di tutto e quando parti da zero, anche uno è già qualcosa.

Ora il carico è assicurato e Gino provvede a mettere le cinghie che impediranno al cargo di muoversi e venire danneggiato dal trasporto. 

Tra le ultime cose ad essere caricate, una lavatrice nuova: verrà messa a buon uso perché ci sarà senz’altro molta biancheria, molti vestiti e indumenti che dovranno essere ripuliti dal fango e stesi al sole… quando il sole ci farà la grazia di tornare a splendere su Lismore

Ora il carico è al completo e non resta ora augurare buon viaggio a Gino e ringraziare tutti coloro che hanno fatto donazioni e spronare tutti quelli che ancora non hanno fatto vedere la generosità italiana, sempre pronta ad aiutare i fratelli nei momenti di bisogno.

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