Bello, onesto, emigrato Australia…

“Il figlio di una madre single con pensione di invalidità, cresciuto in una casa popolare, può presentarsi stasera come Primo Ministro … spero che il mio percorso di vita ispiri gli australiani a puntare in alto”.

Un “cattolico non praticante” e un “mezzo italiano-mezzo irlandese”, due comunità di immigrati che, in Australia come capita spesso nelle comunità italiane all’estero si incontrano spesso, attratte dalla comune religione. Da Barletta a Canberra, è stato un lungo viaggio per il figlio di un emigrante pugliese.

Noi italiani d’Australia dobbiamo essere orgogliosi di avere un premier di discendenza Italiana, io lo votato, ovviamente non solo per questo, gli ho voluto dare fiducia perché mi ispira fiducia.

Deputato dal 1996, presidente del parlamento, più volte ministro e anche vice-premier, Albanese è un veterano della politica che si è fatto da zero. La madre, come ha ricordato il neo eletto, ha fatto tanti sacrifici per farlo crescere e dargli la giusta educazione, storie di queste noi Italiani emigranti le conosciamo, da oggi anche il mondo conoscerà che dietro a un politico ce anche l’uomo.

Suo padre, Carlo Albanese, aveva lasciato Barletta nel 1960 per andare a lavorare come marinaio su un transatlantico che faceva la spola tra l’Inghilterra e l’Australia. Su quella stessa nave, nel 1962, conobbe un’australiana di origine irlandese, Maryanne Ellery, ebbero una breve relazione ma subito dopo si lasciarono. Anthony è cresciuto con la madre: gli fu detto che il padre era morto in un incidente d’auto. Ne ha scoperto l’esistenza ed è riuscito a incontrarlo soltanto nel 2009, con l’aiuto della compagnia di armatori Carnival Australia, proprietaria della nave in cui era sbocciato il breve amore fra i suoi genitori e dell’ambasciatore australiano in Italia.

Laureato in economia, iscritto fin da giovane al Labor, inizialmente militava nell’ala più radicale del partito, con simpatie per i comunisti australiani, il movimento per il disarmo nucleare e il partito di Mandela in Sud Africa. 

Poi ha assunto posizioni più tradizionali pur rimanendo schierato con la sinistra del partito. Ha vinto le primarie per la leadership del Labor e le elezioni proponendo di unire non soltanto le diverse correnti interne al fronte progressista bensì l’intera nazione, in un momento di difficoltà provocato dalla lunga chiusura dei confini per la pandemia.

In Italia la sua storia può ricordare il titolo di un vecchio film con Alberto Sordi: “Bello, onesto, emigrato Australia, sposerebbe compaesana illibata”, ma la realtà è ben diversa da una commedia d’altri tempi. 

Divorziato dopo vent’anni di matrimonio con Carmel Tebbutt, una parlamentare e dirigente laburista, padre di un figlio, Albanese è infatti tutt’altro che un uomo all’antica: sostenitore dei diritti Lgbt e dell’aborto, convinto ambientalista e repubblicano, favorevole a rimpiazzare la monarchia costituzionale con cui l’Australia si regge da quando ha ottenuto l’indipendenza dal Regno Unito e dunque a sostituire in futuro la regina Elisabetta, o il suo erede Carlo, con un presidente della repubblica come capo di stato.

Le cose che mi hanno colpito di Anthony, la sua semplicità nel parlare e la volontà di Unire una nazione, “Penso che le persone ne abbiano abbastanza della divisione, quello che vogliono è unirsi come nazione e io intendo guidarla”.

Oggi posso dire che sono orgoglioso di far parte della grande famiglia della comunità italiana, perché dietro ogni italiano emigrato, ma non solo, ce una storia di sofferenza e come ha dichiarato “Albo”. 

Ora c’é solo da sperare che la comunità italiana in Australia segua il suo esempio e non continui quella politica classista e divisiva imperniata solo sui “valori” dei contati che hai in banca. 

Auguri al nuovo Primo Ministro Italiano-Australiano. Oggi l’Australia ha un sapore diverso e spero fortemente che Albanese possa dare un’attenzione in più ad una comunità che per anni è stata abbandonata da governi di Centro-Destra, governi che non hanno saputo unire!

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