Sabato 30 novembre, il Canada Bay Club ha ospitato il President’s Ball 2024, un evento inaugurale che ha unito eleganza e solidarietà in una serata indimenticabile per porre i riflettori sulla piaga della violenza domestica. Organizzato in collaborazione con lo SHOSJ (Sovereign Hospitaller Order of St John of Jerusalem) Craft Group, l’evento ha avuto come scopo principale la raccolta fondi per Open Support, una fondazione che offre supporto vitale alle vittime di violenza domestica.
L’atmosfera raffinata, arricchita da un dress code black tie con un tocco di viola simbolico, ha accolto ospiti entusiasti e sensibili alla causa. All’arrivo, i convenuti sono stati accolti con un bicchiere di champagne e fotografie ricordo. Il noto comico Vince Sorrenti, maestro di cerimonia della serata, ha intrattenuto il pubblico con il suo umorismo travolgente, rendendo l’evento non solo significativo, ma anche piacevolmente divertente, con aneddoti e rimarcando alcuni degli stereotipi più iconici della cultura italo-australiana.
Il presidente del Canada Bay Club, Frank Failla ha ringraziato tutti coloro che hanno reso possibile la serata. “Questo ballo inaugurale del presidente vuole essere il primo di tante iniziative che proiettano il Club verso una maggiore collaborazione con la comunità, per dare a chi ha bisogno e per le cause che stanno a cuore a chi è in difficoltà. Questa sera, mettiamo i riflettori sull’importante lavoro del SHOSJ Craft Group, un’organizzazione che dà speranza alle vittime di violenza domestica. Il gruppo, ispirato all’esempio della scomparsa Tina Macaluso, continua a dare senso alla vita di tante persone in uno spirito di generosità. Colgo l’occasione per ringraziare i distinti ospiti, tra cui il Sindaco di Canada Bay, la rappresentante Stephanie Di Pasqua e la consigliera comunale Silvia Alafaci. Grazie anche ai direttori, alla CEO del Club e al personale per il lavoro svolto e l’ospitalità in questa magnifica serata.”
In rappresentanza del SHOSJ Craft Group, Rosaria Cusumano, sorella della scomparsa Tina Bonanno-Macaluso, ha ricordato come la fondazione del gruppo da parte di Tina abbia voluto “lasciare il mondo un posto migliore. Dal 2018, ogni lunedì mattina, Maria Rosa e Antonio Bonanno, genitori di Tina, aprono la loro casa a circa 25-30 donne che si riuniscono per mantenere vivo non solo il ricordo della loro figlia ma assistenza attraverso oggetti lavorati a maglia per quanti si trovano in difficoltà. Quando acquistiamo la lana, intendiamo supportare i produttori australiani, acquistando lana fatta in Australia. Ogni anno, il nostro obiettivo è un minimo di oggetti per un valore di almeno $25,000 ad Open Support. Questa cifra equivale al costo dell’affitto per un anno per donne che cercano rifugio in uno degli stabili di Open Support, cosi che avendo assicurato ai propri figli un’abitazione decente, possono concentrarsi sul trovare lavoro e continuare a vivere”.
Gli ospiti hanno potuto gustare un raffinato menù di quattro portate, accompagnato da birra, vino e bevande analcoliche. Non è mancata l’occasione per contribuire ulteriormente alla causa attraverso una lotteria di beni di lusso, che ha riscosso grande successo. Tra i premi posti all’asta anche un lavoro a maglia creato appositamente dallo SHOSJ Craft Group, ispirato alle problematiche legate all’abuso domestico.
A nome della fondazione Open Support, Karen Devin ha spiegato come l’organizzazione “ha incarnato il vero significato della compassione e della resilienza per oltre tre decenni. La nostra storia è radicata in una visione, quella delle Sisters of Charity, che negli anni ’80 hanno risposto a una chiamata di fede e innovazione. Negli ultimi anni, la nostra attenzione si è concentrata sulla lotta contro la violenza domestica. Dal 1995 abbiamo sostenuto oltre 1.800 famiglie, fornendo rifugio, supporto e, più recentemente, transizioni verso case stabili. Nel 2020, grazie a un finanziamento governativo significativo, abbiamo ampliato le nostre capacità, affrontando il picco di richieste durante la pandemia. Il nostro viaggio è stato, ed è tuttora, un atto di fede e impegno, un cammino condiviso con volontari e sostenitori che credono nella nostra missione. Insieme continueremo a costruire un futuro dove la dignità e la speranza prevalgano.”
Il programma ha visto momenti di grande emozione, tra cui le straordinarie performance di un quartetto d’archi e di cantanti lirici, che hanno deliziato i presenti con esibizioni di gusto. Per completare l’intrattenimento, il DJ ha animato la pista da ballo, assicurando che la serata si concludesse in grande stile. La serata ha dimostrato come la comunità possa unirsi per fare la differenza