Celebrazione di 292 nuovi nomi di italiani nel “Muro del Benvenuto” al Museo Marittimo di Sydney

Oggi 4 novembre, presso il Museo Marittimo di Sydney, si è svolta un’emozionate cerimonia per celebrare l’aggiunta di 292 nuove iscrizioni nel “Muro del Benvenuto”. Questo monumento speciale conserva i nomi di migliaia di emigranti che, come noi oggi, hanno fatto il coraggioso passo di lasciare le loro terre d’origine per costruire una nuova vita in Australia.

Malgrado il cielo grigio minacciasse pioggia, un pubblico numeroso si è radunato sotto un tendone allestito per l’occasione, desideroso di rendere omaggio a coloro che hanno superato tempeste e sfide, sia naturali che sociali, per contribuire alla ricca storia dell’Australia. Nonostante le gocce di pioggia che cadevano, l’atmosfera era carica di emozione e gratitudine. L’incontro con gli emigranti italiani presenti ha aggiunto un tocco personale e commovente alla cerimonia. Irma Bergamin, originaria del Veneto, è giunta in Australia nel 1960, per raggiungere il marito già arrivato nel 1957.

Con orgoglio, hanno voluto che i loro nomi fossero incisi nel muro, così che le generazioni future possano conoscere le loro radici. Anche Adriano Morandin, proveniente da Treviso, ha lasciato la sua testimonianza nel muro, arrivato in Australia nel 1966. Bruno Lopreiato e la signora Maria, rispettivamente arrivati nel 1965 e nel 1962, hanno portato con sé la loro preziosa eredità culturale italiana.

Maria Grazia Storniolo e il marito Giovanni, arrivati in Australia nel 2003, rappresentano la nuova ondata di emigranti italiani che continuano ad arricchire il tessuto sociale e culturale del Paese. Una dolce musichetta italiana ha accolto i partecipanti, eseguita magistralmente da Umberto de Bellis alla chitarra. A seguire, gli inni nazionali d’Australia e d’Italia sono stati cantati da Cosima accompagnata da Umberto De Bellis.

Il Direttore Delegato del Museo Marittimo, il signor Michael Baldwin, ha pronunciato un discorso toccante sottolineando l’importanza della migrazione nella formazione della nazione multiculturale. Ha condiviso la storia personale della sua famiglia, simile a tante altre, di persone che hanno sacrificato tutto per cercare un futuro migliore in una nuova terra. La cerimonia si è conclusa con un toccante tributo agli emigranti attraverso la conservazione delle loro storie nel Monumento Nazionale alla Migrazione.

Ogni nome inciso rappresenta una parte importante della storia nazionale e un legame duraturo tra passato e presente. Nonostante la pioggia, l’interesse e l’emozione per la cerimonia sono stati così intensi che nessuno sembrava notare le gocce che cadevano. Una testimonianza tangibile dell’importanza di preservare la memoria degli emigranti per le generazioni future.

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