Chi è Anne Stanley?

Vivo e servo la comunità in cui sono cresciuta. Sono andata a scuola a Werriwa. Sono stata una studentessa della Lurnea Public School e della Lurnea High School. Mia madre e mio padre hanno scelto di venire a vivere qui perché sono stati aiutati nell’acquisto della loro prima casa da un programma governativo che gli ha permesso di comprare un’abitazione con un piccolo deposito a tasso d’interesse fisso per 45 anni. Ciò ha significato che abbiamo potuto godere di una casa ben costruita in una comunità nuova. Io e mia sorella potevamo andare a scuola e accedere ai benefici che derivano da una buona istruzione, da ottimi insegnanti e così via.

Sono entrata a lavorare in banca quando ho lasciato la scuola. La banca per cui ho lavorato non esiste più, ma ho avuto 28 anni di carriera molto variegata nel settore bancario, con ruoli diversi, dal servizio clienti, al livello di filiale, come cassiera e in altre mansioni. Durante questo periodo, io e mio marito abbiamo avuto figli e sono cresciuti sempre in quest’area, sono diventati insegnanti e grafici.

Come genitore, sono sempre stata coinvolta nei vari sport che i miei figli hanno praticato negli anni. Mio marito ed io abbiamo entrambi fatto parte della vita sportiva della comunità. Mi sono offerta volontaria come allenatore, dirigente sportivo e ho anche fatto da arbitro per il Rugby League perché ce n’era bisogno. Credo che sia importante essere dei buoni modelli di comportamento e mostrare interesse per ciò che i figli fanno ed essere coinvolti nelle loro vite.

Come è iniziato il tuo impegno nella vita pubblica e nel Partito Laburista?

La mia famiglia è sempre stata interessata all’attualità e alla politica. In casa si discuteva sempre sul valore del voto elettorale e su come poter fare la differenza, influenzare le persone soprattutto a livello di comunità, di base. Mia madre lavorava per un sindacato e la politica del sindacato le permetteva di continuare a lavorare anche se era sposata.

A quei tempi, una volta che una donna si sposava, doveva rinunciare al lavoro. Il sindacato non ha sostenuto questo punto di vista e le è stato permesso di continuare a lavorare fino a dopo la mia nascita.

Quando il governo Howard è stato eletto nel 1996, ho deciso che volevo far sentire maggiormente la mia voce, quindi per me il partito laburista è stata la scelta più ovvia, vuoi per famiglia e per tradizione. 

Mi sono iscritta come membro della sezione del partito e il mio coinvolgimento è cresciuto nel tempo, assistendo a distribuire volantini nel giorno delle votazioni e facendomi avanti quando ce n’era bisogno. Quando si è presentata l’opportunità di candidarmi al Comune di Liverpool, ho deciso di concorrere. 

Fu allora che Giorgio Paciullo fu eletto sindaco e anche se fui eletta in quell’occasione, decisi che avrei corso di nuovo. Sono stata eletta al Comune di Liverpool nel 2008 e devo ammettere che per me è stata una bella esperienza.

Quando Laurie Ferguson ha deciso di ritirarsi, mi sono messa in gioco. Il partito mi ha scelto alla preselezione e nel 2016 sono stata eletta al Parlamento federale. Credo che ciò sia avvenuto grazie al duro lavoro e al fatto di essermi trovata nel posto giusto al momento giusto.

Concorrendo per il seggio di Werriwa per un terzo mandato, quali pensi siano le problematiche principali?

Penso che abbiamo bisogno di un governo che capisca cosa significa lavorare e contribuire al bene della società. I cittadini residenti di Werriwa stanno vivendo una crisi abitativa, gli affitti sono molto alti e è difficile trovare case in affitto di qualità.

Lo stress dei mutui è anche un altro problema, con un numero maggiore di persone che sono entrate nel mercato immobiliare che ora hanno difficoltà a effettuare i pagamenti alla scadenza. I salari non sono aumentati negli ultimi 10 anni. Ci sono molti che hanno lavorato duro per un decennio e tuttavia non hanno ricevuto alcun aumento di stipendio, mentre anche il costo della vita e della benzina sono aumentati drammaticamente nelle ultime settimane. Questo ha avuto un effetto positivo sulle persone e su questo vogliamo lavorare.

Durante la pandemia, la nostra parte del mondo è stata colpita inutilmente, in particolare durante l’ondata della variante Delta dell’anno scorso. Siamo stati trattati male sia dai media che dal governo. Eravamo tra le aree che erano in lockdown e potevamo rimanere solo nella nostra zona, con il coprifuoco e con altre restrizioni, mentre in altre parti di Sydney, la gente poteva andare in spiaggia.

Ho parlato con molte persone del governo e della polizia sulla questione. I nostri cittadini hanno fatto quello che gli era stato chiesto di fare quasi alla lettera. Ciò ha avuto degli effetti negativi sulla capacità delle persone di lavorare, di mantenere la propria occupazione, sulla loro salute mentale e dobbiamo lavorare per risolvere questi problemi. È necessario più supporto.

Alcune aziende stanno ora iniziando a chiedere ai propri dipendenti di andare a lavorare in loco, ma l’intera situazione è stata molto confusionale. C’era molta incertezza su cosa avrebbe significato il virus e ci sono ancora molte persone che muoiono ogni giorno a causa del virus. Quello che sta succedendo e quello che succederà in futuro sono parte del problema e le persone non hanno affrontato bene questa incertezza.

Molte abitazioni nel seggio di Werriwa non sono adatte per lavorare da casa, il numero di camere da letto a disposizione nelle case non si presta ad essere luoghi in cui puoi svolgere il tuo lavoro al meglio delle tue capacità. Condividere le camere da letto o lavorare in soggiorno lo rende più stressante per tutti.

Ci sono altre questioni chiave che preoccupano le persone nella nostra comunità, come l’assistenza sanitaria e Medicare. L’assistenza sanitaria universale è un diritto che gli australiani meritano e in particolare la gente di Werriwa. È difficile trovare un medico fuori orario e i reparti di emergenza degli ospedali sono sopraffatti da casi che potrebbero essere trattati dai medici di famiglia se questi medici fossero disponibili. 

Molte persone stanno anche ritardando lo screening del cancro e i controlli sanitari. Un governo a guida Anthony Albanese esaminerà la questione e abbiamo annunciato il finanziamento di una serie di cliniche con sistema Medicare per le cure urgenti in 50 località in tutta Australia. In questo modo avremo qualcuno disponibile 7 giorni su 7 per trattamenti non pericolosi per la vita, vogliamo aumentare l’accessibilità all’assistenza sanitaria e ridurre la pressione sugli ospedali.

Anche il cambiamento climatico è una questione a noi cara. I recenti eventi climatici hanno dimostrato che c’è un urgente bisogno di investimenti nelle energie alternative. Ci siamo impegnati a creare 600.000 posti di lavoro e garantire che le persone ottengano un maggiore beneficio sul valore della loro elettricità, riducendo i costi e le bollette. 

Ciò si estende anche a garantire una maggiore produzione manifatturiera in Australia, supportare le piccole imprese, le mamme e i papà che lavorano duramente ogni giorno, in un programma che incentiva l’acquisto locale e non dall’estero.

Un argomento che interessa  alla nostra comunità è  l’immigrazione, cosa ne pensi?

Un governo laburista garantirebbe l’esistenza di un piano adeguato per il tipo di immigrazione di cui l’Australia ha bisogno e per dare alle persone maggiore certezza su quali siano le aspettative in termini di domande; assicurando che le domande di visti siano valutate in un periodo di tempo ragionevole in modo che le persone non debbano aspettare 5 anni per una risposta.

Dobbiamo fornire una risposta in tempi certi e se la risposta è “no” – perché la persona non soddisfa i requisiti – allora le persone devono essere messe in grado di prendere decisioni per la propria vita e quella della loro famiglia. Decidiamo chi viene in Australia e le condizioni in cui arrivano gli immigrati. Se la risposta a una domanda è “sì”, dobbiamo riuscire ad elaborare la domanda in un tempo ragionevole in modo che gli immigrati possano venire qui, stabilirsi permanentemente e diventare parte della nostra società, della nostra comunità ed essere la grande risorsa che rappresentano. 

Non dimentichiamo che siamo un paese di immigrati. Tranne le popolazioni dei Primi Australiani, tutti siamo venuti qui in qualche modo negli ultimi due secoli. Dobbiamo regolamentare bene l’immigrazione e garantire che se, ad esempio, abbiamo qualcuno le cui competenze sono necessarie per l’Australia, ci sia una prospettiva per cui questa persona sia in grado di rimanere, piantare le proprie radici in Australia e costruirsi una famiglia.

Qualche idea finale?

È importante in una democrazia che a tutti sia data la possibilità di avanzare la propria causa in modo rispettoso e argomentare quale sia la propria visione per la nostra comunità. Sono fiduciosa che Werriwa continuerà a essere un luogo di dibattiti ragionevoli, rispetto e di un proficuo scambio di idee.

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