Diversità e unità sono sinonimi di comunità

Una Festa della Repubblica ricca di emozioni per quanti hanno compreso fino in fondo l’importanza di una comunità che deve unirsi nella diversità di opinioni, pensieri ed espressioni per uscire dalla profonda crisi sociale dei nostri tempi. 

Questo è stato l’insegnamento che la celebrazione al Club Marconi ha suscitato nei cuori dei connazionali lo scorso 29 maggio, almeno per coloro che vivono la realtà comunitaria del South West e che conoscono il Marconi e la sua storia. 

L’evento ha visto la partecipazione di migliaia di connazionali, ma dietro le quinte anche di generazioni di importanti leader che hanno contribuito, ognuno al proprio modo, a rendere il Club Marconi una singolare realtà di successo a livello mondiale. 

Chi negli ultimi vent’anni ha vissuto il Club ha avuto modo di ammirare una vera e propria ‘Pax Marconiana’ con ben quattro presidenti riuniti per l’occasione: Tony Labozzetta, Tony Campolongo, Vince Foti e l’attuale presidente Morris Licata. 

Presente anche qualche straniero di Leichhardt e dintorni che avrebbe scelto di fare un viaggetto nelle campagne di Bossley Park per farsi notare. Assenti anche i tanto decantati giovani, l’unica stonatura era l’assenza dell’inquilino di turno del palazzo in città. 

Ancora una volta questo tipo di atteggiamento dimostra quanto sia lontana una certa visione del mondo da parte di autorità e presunti rappresentanti della comunità che ignorano gli interessi e le aspirazioni degli italiani nel nostro stato.

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