Dove comanda la mafia, i posti nelle Istituzioni vengono tendenzialmente affidati a dei cretini

Sta facendo molto scalpore nei miei due giovani colleghi il comportamento delle autorità locali e in Patria riguardante queste “benedette” elezioni Comites.

La lista prediletta dai benpensanti locali, presidenti di associazioni caritatevoli, costruttori e affini, comprende un po’ di tutto: dai quattro dimissionari del Comites uscente ai giovani arrivati da poco che pensano di fare qualche soldino partecipando a questa contesa.

La cosa potrebbe anche finire qui, ma è l’accanimento da parte di ambedue le liste nel tentativo di prevalere – come se il 3% scarso degli aventi diritto al voto significhi qualcosa – che mi lascia veramente perplesso.

Migliaia di dollari vengono spesi per pubblicità e altro per imporre i propri candidati. E pensare che sono persone che, una volta eletti, non percepiranno un dollaro falso e dovrebbero informare persone che, invece, di dollari o euro se preferite, ne prendono davvero tanti. 

Ma per ricollegare il titolo, sono consapevole che la forza di chi vorrebbe gestire comunità, se ne sta ben fuori da un contesto elettivo di tale genere.

E se chiedi qualcosa… io non so, io non ho visto e se ho visto dormivo… Quello che segue, l’avrei tanto voluto scrivere io, ma mi ha rubato il tempo Victor Vital (detto Vik) van Brantegem Willems. Nato a Mol, in Belgio il 2 dicembre 1946. Cittadino italiano dal 17 maggio 1983 e nominato, da Papa Francesco, Commendatore dell’Ordine di San Gregorio Magno:

“È curioso come alcuni insegnamenti e metafore di Falcone abbiano avuto una diffusa fortuna nella letteratura o nella memoria civile successive. E che dunque una società che abbia, anche nei suoi ceti colti e professionali, delle buone riserve di cretini è assolutamente funzionale ai disegni e alle ambizioni delle organizzazioni mafiose. 

“Cretino”. I dizionari non aiutano molto perché spiegano la parola rinviando a sinonimi: stupido, imbecille, deficiente, idiota. In verità è proprio quest’ultima a potere offrire la chiave più utile per entrare nello spirito dell’apologo, grazie alla sua limpida etimologia greca. Idiota: “uomo inetto a partecipare alla cosa pubblica”. 

Ma… che vi diventa adatto e, anzi, prende a parteciparvi, anche ai livelli più alti, per assecondare le esigenze del burattinaio di turno. Il cretino farà spontaneamente, spesso in buona fede, ciò che gli è chiesto di fare e, per di più, lo farà gratis. E se ci sarà da omettere, ometterà; più in generale: se bisognerà non capire, egli non capirà”.

E adesso votate pure per l’amico dell’amico, raccomandatovi dal vostro amico. Ma non venite a raccontarmi: io non sapevo e se sapevo non c’ero e se c’ero dormivo. Visto che siamo ancora in democrazia, anche se controllata, posso esprimere la mia intenzione di voto.

Prediligo la lista “NOI ITALIANI” per il fatto che non comprende nessun dimissionario da Comites precedenti, comprende persone che hanno votato a favore di un possibile contributo al presente settimanale, Allora! E hanno dimostrato di avere a cuore l’informazione imparziale per la comunità.

L’altra lista, oltre a comprendere 4 dimissionari del Comites uscente, comprende persone che hanno votato contro il finanziamento di questo settimanale, minandone gravemente la sopravvivenza, l’unico periodico che ha il coraggio di esprimere i fatti come veramente si svolgono e non ha riverenze speculative verso autorità politiche o religiose. 

Se tale lista comprende persone oneste e tendenzialmente utili per la comunità, mi spiace che abbiano accettato di far parte di una lista senza rendersi conto dei compagni di viaggio e denota poca preparazione per poter rappresentare il 3% della comunità.

A seguire, le mie 4 preferenze:

1 – Giuseppe Querin. Presidente degli Alpini di Sydney e coordinatore degli Alpini d’Australia. Sfido chiunque a trovare una persona più onesta e disponibile in questo Paese. Sempre pronto a dare una mano a chi è nel bisogno e a schierarsi dalla parte del giusto contro i soprusi e le ingiustizie.

2 – Marco Testa. Collaboratore principale di questo settimanale. Giovane abbastanza da comprendere i bisogni dei nuovi arrivati e vecchio al punto giusto da capire chi è arrivato mezzo secolo fa. Con la giusta preparazione giuridica è sempre pronto a lottare per quel che crede sia giusto per un individuo e per la comunità.

3 – Maurizio Aloisi. Attuale Presidente del Comites. Nonostante gli attacchi personali e le offese ricevute dal console di Sydney è rimasto al suo posto in una situazione difficile portando il bilancio in attivo. Odiato dai dimissionari incapaci, ha avuto la forza e la maturità civica di ripresentarsi.

4 – Polidoro Serena. Una giovane donna dalle idee chiare. Come tutti i giovani che arrivano in questo grande Paese “fuggendo” dall’Italia, ha lottato per ottenere la cittadinanza e l’inserimento nella società. Le credo quando dice di voler aiutare i giovani e la comunità. 

A tutti gli altri della lista “NOI ITALIANI” chiedo scusa. Vi rispetto e voglio bene a tutti, ma solo 4 si possono scegliere. Auguro a tutti di farcela e di riuscire a far parte di questo “travagliato” Comites. Il Comites NSW ha bisogno di brave persone come voi per dare la possibilità a questa istituzione di funzionare con sinergia, rispetto e, sempre, grande capacità di ascolto.

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