Finalmente!

Finalmente, tra qualche giorno, questo circo delle elezioni Comites calerà il suo sipario. Onestamente non se ne può più di una comunità dormiente fino a ieri che, improvvisamente, si è svegliata solo per offendere chi non la pensa com’essa.

Quanta boria in questa baraonda mediatica; già alcuni si sentono dei piccoli dittatori pronti a spedire al confino chi non è d’accordo con la loro pochezza di pensiero e d’azione.

Cosa significa essere il leader della storica comunità italiana con l’1% dei voti? Veramente vale la pena di spendere soldi ed energie, logorarsi i nervi per diventare un vanaglorioso consigliere Comites? Chi ha ideato questa istituzione certamente non aveva a cuore le comunità italiane all’estero, pensava solo che quattro vecchi nostalgici potessero votare per il suo partito in declino.

Successivamente se ne sarà reso conto, ma non ha nemmeno chiuso il cancello dopo che i buoi sono scappati; anzi, ha continuato a buttare soldi e benzina sul fuoco per alimentare i problemi che affliggono le comunità in Italia per esportare beghe e liti anche all’estero a chi, per un certo periodo, era stato lasciato in pace
ed a sé stesso.

Una cosa è certa: per quanto tu sia convinto e per quanti sforzi possa fare, non riuscirai mai a mettere d’accordo tutti, non riuscirai mai a convincere tutti dell’utilità di questo settimanale, non riuscirai mai a convincere un ignorante che la cultura cura tutti i mali.

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