Fogolâr Furlan Lione: L’evoluzione della specie… friulana!

Florian Vié, nipote di friulani, ottiene il diploma di ingegnere, in una università francese, nella città reale di Blois.

Tutta la famiglia friulana, era riunita per la cerimonia della consegna del diploma, che si svolge secondo i criteri anglosassoni, basta vedere il cappello chiamato ‘’mortar board’’, cioè tavoletta per la malta, oppure frattazzo, ”freton” in friulano!

Per un nonno friulano, vedere un nipote diventare quello che avrebbe voluto essere, è fonte di soddisfazione, come molti anziani emigrati, non abbiamo potuto fare studi.

Nel passato, non tanto remoto, i friulani mandavano i figli a lavorare al più presto possibile, non c’erano i mezzi per finanziare lunghi studi, soprattutto per le famiglie numerose, in cui giustamente, si evitavano squilibri ed ingiustizie.

Ogni tanto si mandava un figlio in seminario, o una figlia in convento, era bocche che veniva sfamate da istituzioni.

In una vecchia foto del 1927, vediamo il bisnonno di Florian sulla fornace, a ‘’bati modon’’ (stampare mattoni), si tratta di Vezzio Ferruccio, è il primo a destra seduto a terra, berretto di sghimbescio, ed un bambino tra le braccia. La fornace era in Alsazia.

Quattro generazioni dopo, il pronipote ingegner Florian, si ritrova in Alsazia per un tirocinio in una azienda ad alta tecnologia… niente più mattoni, ma algoritmi da capogiro.

Florian possiede più passaporti, è italiano, francese con cittadinanza canadese, ma nelle vene scorre sangue friulano, ha le sue radici fino a Buja, sono queste che gli daranno la robustezza necessaria per resistere alle intemperie della vita…furlan di Buje pôre nuje! (Friulano di Buja nessuna paura). Fuarce Florian va pal mont e fâs il galant omp! (Forza Florian parti per il mondo e sii galantuomo). (Danilo Vezzio)

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