Al centro comunitario di Carnes Hill, organizzata dalla CNA Care Services, si è tenuta una giornata all’insegna della cucina italiana. Non erano presenti i grandi chef stellati della culinaria italiana, ma tanti bambini desiderosi di imparare i primi passi per produrre la pasta artigianalmente, quella pratica che, con il modernismo è andata gradualmente sparendo.
Un ritorno alle tradizioni e l’opportunità di trascorrere ore serene in un ambiente accogliente ed amichevole. La più affaccendata appare subito Maria Tripodi, insegnante di italiano della Marco Polo, intenta a spiegare la procedura della macchinetta a manovella ad un giovane allievo.
“Oggi insegniamo ai bambini a fare la pasta perché fa parte della nostra cultura. E mentre i giovanissimi allievi si cimentano con la farina, l’uovo, l’acqua il sale e quant’altro serve, insegniamo loro come chiamare in italiano gli
Giornata Culturale Italiana all’insegna della pasta ingredienti. Nel frattempo abbiamo anche insegnato un paio di paroline semplici… come buongiorno, come stai? Come ti chiami?
E mentre i bambini sono con “le mani in pasta” apprendono parole semplici in italiano. Così, come per gioco, imparano qualcosa di utile come la pasta e le parole in italiano che certamente ricorderanno per il futuro”.
“Portare i bambini a questi incontri – ci confida Serena, la mamma che ha accompagnato la figlia Michela – è importantissimo perché la cultura italiana fa parte della nostra vita. Inoltre la piccola ha l’opportunità di incontrare coetanei e scambiare qualche parola in italiano. E oggi Michela ha imparato che la pasta non si compra esclusivamente nel pacchetto al supermercato, ma si può fare anche in casa che è molto più buona”.
La nonna Stefania Vetrano, assieme a Franco e alla nuora Elvira, hanno accompagnato la nipotina Sienna con l’amichetta Sophia: “È una cosa immensa partecipare oggi a questo laboratorio. Imparano e sono contente e io sono felice del loro interesse. Mi auguro che si facciano tante manifestazioni utili come questa, per far imparare ai bambini sia a cucinare, che è molto importante, sia ad avere relazioni con altri piccoli come loro, per confrontarsi con quello che sanno fare e trovare amicizie per il futuro”.
L’animatrice della giornata con l’aiuto dei volontari dell CNA Care Services, Maria Grazia Storniolo, è intenta ad insegnare ai bambini anche i giochi della nostra infanzia… giochi semplici dove non era necessaria la tecnologia di oggi, ma tanta immaginazione.
“La giornata si chiama “Italian Cultural Day” – ha spiegato Maria Grazia – è stata organizzata per promuovere la cultura italiana. Abbiamo le mamme, i nonni… tre generazioni. Il nostro primo obiettivo è quello di integrare gli anziani con i bambini e trasmettere la nostra cultura della pasta in modo particolare, perché quando parliamo di Italia ci identifichiamo con pizza e pasta che sono le due cose che vengono subito alla mente come simbolo dell’italianità.”
“Penso che sia un’iniziativa lodevole che può essere ripetuta. A ottobre invece, per le prossime vacanze scolastiche avremo invece il “Language Day” sempre con i bambini. Proietteremo un film ed a ogni bambino verrà consegnato un sacchetto contenente pastelli colorati e 10 disegni da colorare. Inoltre metteremo nel sacchetto anche biscotti e una bibita e qualche sorpresa. Quindi ci rivedremo il 6 di ottobre con questi bambini per premiare il disegno più bello. La giornata, anche per il fatto di aver portato a Carnes Hill un gruppo abbastanza numeroso di 35 bambini con le mamme e le nonne, può senz’altro considerarsi un successo. Ad ogni bambino abbiamo regalato un grembiulino e una cuffietta fatte dai nostri volontari, in modo di farli già sentire dei piccoli cuochi ed ispirare in loro l’amore per la cucina e la cultura italiana collegata al cibo”.
E il tutto condito a suon di musica con l’accompagnamento alla fisarmonica da parte del maestro Tony Gagliano.
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