L’Intercomites di Cairns si è aperto presso la sala riunioni dell’Hotel Pullman International con il saluto di Rosaria (Rosie) Vecchio, presidente del Comites Queensland e Northern Territory che ha assunto la presidenza di turno della riunione. “Le motivazioni che hanno attirato un gran numero di italiani dopo la seconda guerra mondiale e i migranti italiani che arrivano oggi sono intrinsecamente le stesse che arrivano in Australia come terra di opportunità illimitate. Il festival a cui abbiamo partecipato ieri è stata la testimonianza dell’orgoglio che abbiamo per la nostra eredità italiana. Io, come molti di voi, festeggio l’enorme contributo degli italiani, giovani e meno giovani, nella comunità australiana, li onoriamo ed esprimiamo il nostro orgoglio per i loro successi continuando a promuovere la cultura folcloristica, la lingua e il patrimonio dell’Italia attraverso lo sport, la religione e le associazioni,” ha dichiarato Rosie Vecchio.
A nome della diplomazia, la console Luna Angelini Marinucci ha dato il benvenuto e rinnovato l’impegno della rete consolare-diplomatica per una collaborazione proficua sulle tematiche di interesse per le comunità italiane in Australia. “Innanzitutto, voglio portarvi il saluto dell’Ambasciatore Paolo Crudele, di cui oggi ho l’onore di farmi portavoce. L’ambasciata e tutta la rete diplomatico-consolare seguono con estrema attenzione il processo di coordinamento dei Comitati degli Italiani all’Estero in Australia, processo che come corpo diplomatico sosteniamo fortemente, grande è l’interesse della diplomazia italiana in Australia per le tematiche in agenda quest’oggi: cittadinanza, opzione inversa di voto, insegnamento e valorizzazione della lingua e della cultura italiana.”
L’auspicio della Console Marinucci è che si lavori insieme per raggiungere degli obiettivi comuni. “Oggi sono qui in qualità, prima di tutto, di ascoltatrice per ricevere dall’Intercomites input costruttivi per migliorare i servizi consolari e, più in generale, le opportunità offerte alla collettività italiana. Ascolterò e riferirò a Canberra gli esiti delle discussioni odierne, trattandosi di temi molto rilevanti che saranno ripresi e sviscerati in occasione della riunione consolare di fine anno alla presenza dell’Ambasciatore Crudele e di tutti i consoli della rete australiana.”
“Come istituzioni, siamo pronti ad ascoltare e soprattutto a lavorare insieme per il bene degli italiani. In Australia, in questo mio primo anno di mandato, non ho potuto fare a meno di constatare con i miei occhi quello che già immaginavo prima di arrivare, e cioè che il legame più forte e resistente tra l’Italia e l’Australia è rappresentato dalle comunità italiane, dalle tante persone che, a partire dalla fine dell’Ottocento e fino ad arrivare ai giorni nostri, si sono trasferite in Australia. È dunque logico e fisiologico che le esigenze della numerosa e vivace comunità italiana d’Australia siano molteplici e variegate.”
“Uno dei compiti principali e caratterizzanti il lavoro delle ambasciate e di tutta la rete diplomatica, con i Comites, gli enti gestori e i parlamentari italiani eletti per l’Australia, risiede nel rintracciare e valorizzare i potenziali ambiti di sviluppo e di arricchimento per le comunità italiane all’estero. Si tratta di un compito complesso, reso ancor più articolato dalle significative differenze ed esigenze tra le tradizionali forme di mobilità e quelle più recenti. Ovviamente, si tratta di un obiettivo ambizioso, ma essenziale per dare un senso di continuità e per portare avanti quel tesoro senza paragoni nel mondo rappresentato dall’eredità culturale italiana.”
“Fornire opportunità di contatto e scambio tra le due componenti migratorie è non solo funzionale, ma direi vitale per la sopravvivenza della cultura e della lingua italiana in Australia. Obiettivo ambizioso, dicevo, ma non impossibile. Molti esempi di integrazione efficace esistono già e soprattutto noi riuniti qui quest’oggi ne siamo una chiara testimonianza.”
“Ringrazio calorosamente i Comites e gli enti gestori per quanto fanno per preservare l’identità culturale italiana. Questo inorgoglisce chi fa il mio mestiere e la vera sfida per me, come per tutta la rete diplomatica in Australia, è riuscire ad essere all’altezza delle esigenze e delle iniziative di questa vivace comunità italiana. Sono davvero felice di aver avuto l’opportunità di parlarvi in apertura dei lavori. Contate sempre sul massimo sforzo della rete per accompagnarvi e sostenervi,” ha dichiarato la Console Marinucci.
A rappresentare la stampa erano presenti Marco Testa di Allora! e Julius Larobina di Italian Media Corporation. Nel suo breve intervento, Marco Testa ha rimarcato l’importanza dei media nella promozione del Sistema Paese. “Ringrazio tutto il Comitato di Presidenza dell’Intercomites, per quanto è gia stato detto da più parti, la nostra presenza in qualità di stampa italiana all’estero si è materializzata negli ultimi giorni. Da parte di Allora! c’è tutta la disponibilità e la presenza a sostenere i lavori dell’Intercomites. A nome del nostro direttore che si trova in Italia al momento, ho accettato ben volentieri di essere qui con voi, per capire una realtà che è diversa dalla nostra a Sydney. Una realtà che non riguarda solo le notizie locali, ma coinvolge i vari Stati e i vari rappresentanti che si confrontano sulle tematiche che stanno a cuore alla nostra comunità d’Australia. Da parte nostra, siamo completamente disponibili a far sapere alla comunità quali progressi sono stati fatti su tutti i temi in agenda oggi. L’auspicio è che la nostra presenza, nonostante sia inusuale, negli anni possa diventare una consuetudine. Per questo serve fare un passo avanti, ovvero riconoscere la stampa non solo come un gruppo di persone che scrivono su un giornale, ma la stampa intesa come un attore della rappresentanza e una voce in più che contribuisce all’Intercomites. A titolo personale e nome della redazione di Allora!, desidero ancora ringraziare tutti voi e augurarvi buon lavoro.”
Larobina ha congratulato i partecipanti ed espresso i migliori auguri per un buon andamento della riunione. “È un piacere incontrare molti di voi. Conosco molti di voi da molti anni, ma quella di questa settimana è stata una grande occasione per incontrarvi e rivedervi tutti. Auguro a tutti voi una giornata molto produttiva, poiché questo è lo scopo della vostra presenza qui. Spero che oggi sia fruttuoso per ognuno di voi,” ha affermato Larobina.
Al termine dell’Intercomites, la stampa è stata invitata nuovamente a dialogare con i partecipanti in merito alle tematiche affrontate. Per la Console Angelini Marinucci, al primo Intercomites da diplomatica si è trattato di un incontro positivo. “C’è molta voglia di fare e di fare bene, con tante proposte interessanti. Soprattutto, ho notato uno spirito collaborativo in cui tutti cercano di lavorare insieme per raggiungere l’obiettivo, creando un’atmosfera positiva. Sono emerse ovviamente delle criticità, ma tutti dimostrano la volontà di superarle, cercando soluzioni efficienti ed efficaci per i problemi della collettività italiana in Australia. C’è un forte desiderio di andare avanti e migliorare la situazione,” ha dichiarato la Console Marinucci.
Il Professor Franco Papandrea, presente nella duplice veste di rappresentante del CGIE per l’Australia e Presidente della Società Dante Alighieri di Canberra, ha rimarcato come si sia fatto un passo in avanti nel modo in cui l’Intercomites viene diretto. “Credo stiamo andando nella direzione giusta. Quando sono stato riconfermato al CGIE ho chiarito che avrei partecipato a questi incontri soltanto se si fosse elevata la discussione a temi nazionali e non limitarsi come succedeva una volta a semplici resoconti delle attività dei vari presidenti. Il passo avanti è avvenuto almeno in questa occasione e ciò non può che trovarmi soddisfatto”, ha affermato Papandrea.
Tra i presidenti dei Comites, Ubaldo Aglianò del Victoria si è detto particolarmente soddisfatto del risultato ottenuto. “Ci sono temi e problematiche che richiedono tempo e diverse sedute per essere trattati e compresi nel modo giusto. Oggi siamo riusciti a definire alcuni punti finali e credo che siamo ottimisti riguardo ai risultati che possiamo ottenere nel medio-breve termine. La valutazione che vorrei dare è assolutamente positiva. Abbiamo ricevuto importanti contributi da tutti i partecipanti, inclusi i rappresentanti parlamentari e gli enti gestori. Abbiamo individuato dei percorsi comuni che vogliamo intraprendere e li definiremo ulteriormente nelle prossime settimane. Entro la riunione di coordinamento consolare di novembre all’ambasciata, avremo punti fermi già ben definiti.
“Sono felice di concludere un anno di lavoro con questo risultato. La partecipazione e i contributi di tutti i partecipanti sono stati assolutamente positivi. Mi fa piacere che anche i rappresentanti della stampa australiana collegati alla comunità italiana siano presenti e abbiano avuto la possibilità di raccogliere a caldo le impressioni e le sensazioni che abbiamo condiviso qui oggi,” ha aggiunto Aglianò.
Franco Barilaro da Canberra si è anch’egli detto lieto di constatare che l’Inter Comites è stato ancora una volta molto produttivo. “Abbiamo individuato alcuni problemi sia riguardanti gli enti gestori e altre questioni importanti legate alla comunità, e ci impegneremo a risolverli al più presto. Alcuni di questi sono puramente questioni amministrative e tecniche che dovrebbero essere risolte abbastanza rapidamente, mentre altri richiederanno un po’ più di tempo. Nel prossimo futuro, avremo importanti novità riguardo a questi temi,” ha concluso Barilaro.
Più articolati gli interventi dei politici, con il Senatore Giacobbe, che ha offerto un sommario sui temi in discussione e le azioni future. “Ora è importante prendere iniziative specifiche per affrontare tali questioni attraverso una collaborazione tra Comites, rappresentanze diplomatiche e attività parlamentari. Sulla questione della cittadinanza, c’è un consenso quasi unanime tra le forze politiche, ma è essenziale evitare confusioni e concentrarsi sulla riapertura dei termini senza mettere in discussione altri diritti di cittadinanza.”
“Per quanto riguarda l’inversione di opzione per il voto per l’elezione del Comites, si è convenuto che è da evitare poiché il diritto al voto è sancito dalla Costituzione e il suffragio universale è un valore da preservare. È stata sottolineata anche l’importanza di riconoscere i Comites come parte del sistema Italia, insieme alle Camere di Commercio, poiché svolgono un ruolo fondamentale nella promozione del made in Italy nel mondo.”
“Inoltre, si è discusso dell’importanza della lingua e della cultura italiana e della necessità di preservare i fondi dedicati all’insegnamento della lingua e alla promozione della cultura italiana, essenziali per generare interesse nelle nuove generazioni verso l’Italia. Si è sottolineato il rischio di una riduzione dei fondi e la necessità di evitare un taglio significativo che comprometterebbe l’interesse verso l’Italia,” ha spiegato Giacobbe.
L’Onorevole Carè, invece ha preferito tracciare un resoconto sull’intera esperienza dei tre giorni a Cairns. “L’accoglienza da parte della comunità è stata semplicemente straordinaria. È emerso un forte senso di appartenenza e impegno, sia tra i Comites che con la Console Marinucci, nella promozione dell’italianità e nell’interazione con la comunità locale.”
“L’annuncio della creazione di un console onorario per Cairns è stato accolto positivamente, rafforzando la necessità di punti di riferimento per le comunità italiane rurali, facilitando le interazioni con l’Italia e fornendo supporto alle esigenze dei cittadini italiani. In merito alla partecipazione della stampa, a mio modo di vedere rappresenta un passo avanti positivo, riconoscendo il ruolo fondamentale dei media nella divulgazione delle notizie e nella formazione delle nuove generazioni di italiani all’estero.”
“Sui lavori dell’Intercomites, i temi discussi hanno riguardato la cittadinanza, con l’importanza di evitare controversie politiche e di riaprire i termini per coloro che hanno dovuto rinunciare alla cittadinanza per mancanza di un accordo bilaterale tra l’Italia e la nazione in cui risiedevano. Per quanto riguarda gli enti gestori e l’insegnamento della lingua italiana, infine si è evidenziato uno sfasamento nei progetti a causa dei diversi calendari scolastici tra Italia e Australia. È stata sottolineata l’importanza di lavorare a monte, con un’anticipazione di dodici mesi nei progetti, per evitare tagli e decurtazioni a valle,” ha dichiarato Carè.
Raggiunta in aeroporto qualche minuto prima del volo per Brisbane, la Presidente Vecchio, organizzatrice della tre giorni a Cairns, ha espresso parole di particolare apprezzamento per i vari eventi tenutisi nel fine settimana. “Ospitare l’Intercomites si è rivelato estremamente gratificante. L’evento è stato particolarmente impreziosito dalla partecipazione di stimati colleghi provenienti da tutta Australia, anche in occasione del Festival di Cairns e di poter essere a contatto con i connazionali in loco. Centrale per la significatività dell’evento è stata la necessità di riconoscere e rafforzare i rapporti con gli italiani delle città regionali del Nord Queensland, informandoli della nostra presenza nel loro territorio e mettendoci a loro disposizione.
“Credo, infine, che sia sempre un piacere interagire con i miei colleghi dei Comites, sia in contesti informali che formali, come abbiamo fatto durante questi giorni a Cairns. Il processo di dialogo e discussione su particolari tematiche e il seguito delle iniziative sono stati produttivi. Abbiamo inoltre ricevuto aggiornamenti su ciò che sta accadendo nel parlamento e nella rete diplomatico-consolare.”
Be the first to comment